Dopo la parentesi delle amministrative riprende a pieno regime l’attività politica alla Regione Puglia. Il 2 luglio c’è già il primo consiglio regionale dedicato a mozioni e interrogazioni. Un rientro soft per cominciare a valutare i riposizionamenti in corso dei partiti dopo il voto e quali saranno gli scenari dell’ultimo scorcio di mandato visto che mancano poco meno di 15 mesi alla fine della legislatura.
Azione ridimensionata
Comunali ed europee hanno quasi azzerato Azione e Italia Viva, ridimensionato fortemente i Cinque Stelle e ridato slancio al Pd che in Puglia ha sfondato il muro del 30% e ottenuto risultati eccezionali a partire da Bari, con un vincitore assoluto che risponde al nome di Antonio Decaro, l’eurodeputato incoronato da una pioggia di oltre 500 mila consensi. Risultati che hanno prodotto scossoni e riposizionamenti nei palazzi regionali dove il Pd, guidato dal capogruppo Paolo Campo, ha rialzato la voce e rimesso in riga gli alleati, a partire proprio da Azione. Nei giorni scorsi, infatti, due leggi sostenute a gran voce dai calendiani – la norma per il licenziamento dei direttori generali che non rispettano i tetti di spesa della farmaceutica e la legge Mennea anti-mazzette – sono state cancellate nelle Commissioni consiliari con due blitz in piena regola orchestrati dal gruppo dem spalleggiato dalla civica Con e dai Cinque Stelle. Obiettivo dei tre alleati isolare Azione e i consiglieri Fabiano Amati, Ruggero Mennea e Sergio Clemente. I tre nei mesi scorsi sono stati una spina nel fianco della maggioranza e del governatore Emiliano rivendicando una serie di punti politici per il loro rientro nel centrosinistra e per votare contro la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra agli inizi di maggio.
Il M5s verso il rientro
Adesso il quadro è cambiato, i voti dei calendiani non sono più determinanti per la tenuta dei numeri in Consiglio, considerando l’imminente rientro dei Cinque stelle usciti dalla maggioranza all’indomani delle inchieste giudiziarie che hanno scosso comune di Bari e Regione Puglia. Il ritorno del Movimento obbligherà il presidente Michele Emiliano a rivisitare la squadra degli assessori restituendo la delega al Welfare, attualmente congelata, alla consigliera grillina Rosa Barone.
Una nuova lista
Nel frattempo i tre consiglieri Amati, Mennea e Clemente, hanno riattivato l’intergruppo formato nei mesi scorsi con i tre consiglieri della civica emiliana Per la Puglia formata dall’assessore Sebastiano Leo e dai consiglieri Mauro Vizzino e Saverio Tammacco. I sei dell’intergruppo hanno incontrato la scorsa settimana il presidente Emiliano per annunciare a breve la creazione di una nuova lista civica. Un passaggio che prevede l’addio di Amati & c. al leader Calenda di Azione. L’operazione, però, resterà in stand by ancora per un po’ in attesa di battere altre strade. L’alternativa è che gli ex Azione possano trasferirsi nel Pd a cui hanno chiesto asilo politico per essere rieletti nel 2025. Ma la base dem e gli stessi vertici del partito pugliese sono contrari e pronti a dare battaglia per ostacolare il riavvicinamento. Un quadro incerto, insomma, e di grande tensione che non lascia intravedere nulla di buono nei prossimi mesi.