Regione Puglia, grandi manovre in vista del Consiglio: Emiliano a a caccia di voti e spunta la “grana” Azione

Torna a riunirsi la maggioranza in Regione Puglia dopo il silenzio calato all’indomani del mini-rimpasto annunciato dal governatore Michele Emiliano e alla vigilia della mozione di sfiducia all’ordine del giorno del sette maggio.

Oggi alle 10.30 Emiliano ha convocato, nella sede della presidenza, il gruppo di Azione che ha chiesto un chiarimento politico e rivendicato l’approvazione di una serie di misure in cambio della permanenza in maggioranza. I calendiani chiedono l’immediata rotazione dei dirigenti dei settori strategici della Regione Puglia con l’obiettivo di evitare eventuali contiguità scivolose così com’è emerso dalle ultime inchieste giudiziarie. In particolare, Azione chiede la rotazione dei dirigenti di sezione, dei capi di dipartimento e, soprattutto, dei direttori generali delle aziende sanitarie. E su quest’ultimo punto c’è una divergenza di vedute con l’assessorato alla Salute. Il leader regionale di Azione, Fabiano Amati, ritiene che i dg siano già decaduti per effetto del mancato rispetto dei tetti di spesa sulla farmaceutica. Circostanza questa esclusa dal dipartimento salute secondo il quale non è possibile procedere ex abrupto ai “licenziamenti” o agli spostamenti senza incorrere in contenziosi giudiziari con il rischio di risarcimenti a carico della regione Puglia. Per questo oggi Emiliano ha convocato anche il capo del Dipartimento della Salute Vito Montanaro per un confronto tecnico con Azione sulla questione dei direttori generali. Sarà l’occasione anche per affrontare un altro tema sollecitato a gran voce dal partito guidato da Carlo Calenda che chiede un intervento radicale sulle liste d’attesa in sanità applicando la legge ad hoc approvata nel 2023.

Dopo il vertice tecnico, l’esponente di Azione Ruggiero Mennea parteciperà a una riunione estesa con gli altri colleghi di maggioranza, il capogruppo del Partito democratico Paolo Campo, gli assessori Alessandro Delli Noci per Con e Sebastiano Leo per la Puglia insieme al collega Gianni Stea per i Popolari. Comincerà così ufficialmente il confronto interno in vista della seduta del 7 maggio in cui si esaminerà la mozione di sfiducia presentata contro Emiliano dall’opposizione di centrodestra. Sul punto il governatore è fiducioso, considerando anche gli “appoggi” insperati dell’altro fronte, per esempio quello del consigliere Giuseppe Tupputi, appena transitato in Forza Italia. Una mano dovrebbe arrivare anche dai Cinque Stelle che potrebbero “tornare alla base” dopo le elezioni europee. Fondamentale, però, sarà il recupero di Azione pagando il prezzo politico delle richieste del gruppo che in assenza di segnali chiari non alzerà la mano per bocciare la sfiducia.

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