Al via il rimpasto della giunta regionale pugliese. Dopo settimane di silenzi l’annuncio è arrivato ieri dalla viva voce del governatore Michele Emiliano nel corso del vertice di maggioranza con Pd, civici e Azione. Per la prima volta il governatore ha aperto alle rivendicazioni di Azione e Cinque Stelle ponendo la questione del completamento della squadra degli assessori. «È vero che la campagna elettorale è già iniziata – ha dichiarato il presidente a margine del vertice durato un’ora e mezza – ma noi abbiamo la necessità di chiudere al meglio quest’ultimo scorcio di legislatura. Un anno di consigli regionali che serviranno ad approvare leggi importanti come quella sull’energia, sull’agenzia digitale o sul salario minimo per i dipendenti della regione Puglia in servizio in ditte esterne». Da qui la necessità di porre fini a dissidi e mal di pancia che da settimane stanno paralizzando l’attività del consiglio regionale.
Il puzzle
E così Emiliano ha dato disponibilità a ricevere indicazioni dai partiti per completare la squadra degli assessori. Un puzzle da comporre con la nomina annunciata del vicepresidente Piemontese alla Sanità e quella di un assessore al Welfare, delega trattenuta ad interim insieme proprio alla sanità dal governatore dopo l’uscita dalla maggioranza dei Cinque Stelle. «Non posso mantenere queste deleghe svolgendo il ruolo di presidente», ha detto Emiliano. Da qui la sollecitazione ai Cinque Stelle nonostante la concomitanza della costituente nazionale e lo stand-by del gruppo che da maggio scorso è ancora fuori dalla maggioranza a seguito delle inchieste giudiziarie.
Le altre mosse
«La maggioranza – ha specificato – ha deciso di riconsegnare il ruolo di vicepresidente del consiglio al pentastellato Cristian Casili sperando che stavolta accetti la nomina». Quanto all’assessorato o ai due assessorati richiesti dal M5s, Emiliano ha lasciato capire che non è possibile attendere oltre e bisogna sbrigarsi per chiudere il cerchio del rimpasto. Della serie, se i grillini si muovono ad avanzare soluzioni ora è bene, altrimenti si troveranno in seguito. Adesso la linea Emiliano verrà esaminata all’interno dei singoli gruppi di maggioranza. Azione, invece, deve comunicare al presidente il nome dell’assessore.
Il principale indiziato è il presidente di commissione Fabiano Amati, già assessore durante l’era Vendola, che potrebbe ereditare la delega al Bilancio lasciata dal vicepresidente Piemontese. Una soluzione gradita ai più considerando l’esperienza e la competenza di Amati che potrebbero tornare utili nel dare un senso agli ultimi mesi di legislatura. Tuttavia non vanno esclusi gli altri componenti di Azione, a partire dal capogruppo Ruggero Mennea, anch’egli con diverse legislature alle spalle e competenze in diversi settori. Completano il quadro i consiglieri Sergio Clemente e Saverio Tammacco, quest’ultimo in particolare dato fra i papabili nelle scorse settimane, ma le cui quotazioni sembrano ora essere scese.