In via ufficiale i festeggiamenti per i due anni del governo Meloni. In via ufficiosa, invece, una riunione per serrare le fila in vista delle prossime regionali – nell’arduo tentativo di strappare la Puglia al centrosinistra – quella che ieri ha visto protagonisti alla Fiera del Levante i rappresentanti locali e nazionali dei partiti di centrodestra. A mettere subito le cose in chiaro sulla sua posizione nella futura partita politica è il viceministro della Giustizia e sottosegretario di Stato Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), che a domanda diretta su una potenziale discesa in campo ha risposto senza indugiare: «Assolutamente no. La decisione sul candidato delle regionali non è dei singoli ma della coalizione. Noi siamo soldati e saranno i partiti a stabilire cosa è meglio per la Regione. Una cosa è sicura: il candidato di centrodestra sarà il meglio per la Puglia».
Il passo in avanti
A fare un passo in avanti nella coalizione evocata da Sisto è invece il partito della premier. Fratelli d’Italia proporrà quindi un suo nome per le prossime regionali in Puglia? «È evidente che ci sarà un equilibrio nazionale: parallelamente si voterà per quattro – cinque regioni e ci sarà un incastro fra le varie regioni, altresì dico che Fratelli d’Italia è pronta ad esprimere un proprio candidato», ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, sottolineando la “tradizione” politica e la “presenza territoriale” come punti di forza della compagine meloniana.
«Abbiamo un viceministro, due sottosegretari, c’è il ministro Fitto che fra qualche ora penso che assurgerà a una delle cariche più importanti d’Europa. C’è una classe dirigente che si mette a disposizione nel territorio e immagino che possiamo guardare con estremo favore al futuro». Il profilo del candidato del centrodestra potrebbe, dunque, aver preso personalmente parte alla reunion di ieri definita da Gemmato “molto partecipata”. «Iniziamo a fotografare i volti dei dirigenti di Fratelli d’Italia», le sue conclusioni.
L’intervento di Crosetto
All’evento ha partecipato, con un intervento da remoto, anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. «Viviamo in un’epoca difficile e corriamo con una zavorra: la zavorra di un Paese che ha paura di cambiare, per cui la sinistra purtroppo governa dalla magistratura all’università, e gioca col Paese quando non governa, cosa che noi non facciamo. Noi abbiamo sempre tifato Italia: non si chiama Italia solo quando governiamo noi – ha evidenziato – Perché l’Italia e’ piu’ importante di Fratelli d’Italia, di Forza Italia, della Lega Nord, di ognuno di noi. Non appena perdono potere (la sinistra, ndr) iniziano a tifare contro l’Italia, a denunciare il proprio paese a Bruxelles, a sperare che lo spread salga, che l’economia vada male».