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Regionali in Puglia, i nodi da sciogliere e le sfide al femminile: i duelli della tornata elettorale

Erano tanti i nodi da sciogliere nella tornata elettorale di domenica e lunedì scorsi, visto che oltre a eleggere il nuovo presidente e il nuovo Consiglio regionale della Puglia hanno rilasciato alcune indicazioni che saranno oggetto di analisi tra dirigenti e quadri di partiti e liste civiche. Un primo dato che emerge è che Luigi…
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Erano tanti i nodi da sciogliere nella tornata elettorale di domenica e lunedì scorsi, visto che oltre a eleggere il nuovo presidente e il nuovo Consiglio regionale della Puglia hanno rilasciato alcune indicazioni che saranno oggetto di analisi tra dirigenti e quadri di partiti e liste civiche.

Un primo dato che emerge è che Luigi Lobuono, il candidato presidente del centrodestra, non ha perso dappertutto. In alcuni comuni la coalizione moderata è risultata vincente, come ad Ascoli Satriano o a Candela in Capitanata, dove a Volturara Appula – patria del presidente Giuseppe Conte – il Movimento 5Stelle è il primo partito. Così come, alcuni duelli dati per scontati hanno riservato sorprese: basti pensare al primo posto ottenuto nella Bat da Deborah Ciliento, nella lista del Partito democratico, a scapito del segretario regionale Domenico De Santis.

Gli altri duelli

A Bari, invece, il confronto tra due assessori del sindaco Vito Leccese ha visto Lucia Parchitelli distanziare di diverse migliaia di voti il collega Pietro Petruzzelli. Per quanto lo stesso sia abissalmente lontano dai primi quattro tutti ben oltre le ventimila preferenze. Nel centrodestra è da rilevare, ma era noto già alla vigilia, l’affermazione di Fratelli d’Italia come primo partito della coalizione e al suo interno il quasi cappotto, eccezion fatta per Tommaso Scatigna, della cosiddetta fittiana, rispetto alla componente che far riferimento al sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato.

Un altro duello che ha caratterizzato le fasi iniziali della campagna elettorale e cioè quello tra Forza Italia e Lega finisce quasi in parità. Un solo punto percentuale distanzia i due partiti, facendo fallire un ipotizzato assalto dei berluscones verso i salviniani di Puglia. Infine, i duelli tra le civiche, a partire da quello tra la lista Decaro presidente e l’ex Con, ribattezzata Per la Puglia, anche in questo caso gli elettori hanno sì espresso una preferenza per la novità rappresentata dagli amministratori locali voluti espressamente dal nuovo presidente della regione, Antonio Decaro, ma i cosiddetti cacicchi fedelissimi per anni del governatore uscente Michele Emiliano nelle varie province hanno tenuto botta, collocandosi subito dopo i decariani.

Confronto tra donne

Nella letteratura e nel cinema la rivalità nel genere femminile non contempla la politica, al massimo si assiste a conflitti professionali come nel Diavolo veste Prada o Una donna in carriera. Ancor di più nella storia, dove se si escludono le lame incrociate tra Mary Stuart ed Elisabeth I nel Regno Unito del Cinquecento è difficile imbattersi in rivalità di potere. Fino a ieri, quando dalle urne per le elezioni regionali in Puglia due donne, rivaleggiando nella stessa coalizione di centrosinistra, sono state entrambe elette con una valanga di voti. Non solo, l’aspetto più singolare è dettato dall’essere, Rossella Falcone e Graziamaria Starace, questi i nomi delle nuove consigliere regionali, ambedue di Vieste che non è certo una metropoli, visto che conta, senza turisti, appena 13mila abitanti. Inoltre, sia Falcone che Starace sono state assessore al turismo della Perla del Gargano. È vero che la loro affermazione è frutto anche della sponsorizzazione di due esponenti maschili di primo piano: vale a dire il vicepresidente uscente della Regione, Raffaele Piemontese, che ha trainato nella lista dem Falcone, e Giuseppe Nobilietti, sindaco di Vieste e presidente della provincia di Foggia, il quale ha speso tutto il suo bagaglio di relazioni per drenare consenso verso Starace nella lista Decaro presidente. Tuttavia, le due donne da anni hanno affermato una peculiarità specifica, venendo riconosciute da più parti come politiche talentose. Da oggi, con il nuovo ruolo in consiglio regionale, avranno una occasione ghiotta per affermare ancora di più la loro leadership.

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