Si profila una rottura sul Piano casa nella maggioranza regionale fra l’assessore Anna Grazia Maraschio e gli alleati di governo, a partire dal Pd. Ieri era atteso in Commissione Urbanistica l’esame del testo del governo dopo le correzioni concordate dalla stessa assessora vendoliana Maraschio, il capogruppo Filippo Caracciolo e il presidente di commissione Fabiano Amati. A sorpresa la seduta è stata rinviata con motivazioni diverse date dalle parti.
Secondo l’assessore Maraschio per consentire alle opposizioni di approfondire gli emendamenti apportati al disegno di legge iniziale. I partiti di governo, invece, ritengono che il testo definitivo non sia ancora pronto per evidente discordanze di fondo. La Maraschio, puntano l’indice gli alleati, vuole un Piano casa “iper-ambientalista” ed ideologizzato che impedirà qualsiasi tipo di intervento precludendo il grosso del territorio agli aumenti di cubature o alle rottamazioni di vecchi e nuovi edifici. Altro punto caldo è il ruolo che assumeranno i comuni. Questi ultimi secondo la proposta del governo devono delimitare le aree oggetto d’intervento in un apposito piano d’ambito, solo per le zone B e C, residenziali e di completamento, stoppando ogni possibile iniziativa in zone agricole e di espansione. Una previsione che, di fatto, bloccherà il Piano casa stante i tempi lunghi e le difficoltà degli enti locali che rischiano di ritardare per anni la realizzazione dei piani d’ambito.
Prima e dopo la seduta saltata pare vi sia stato un faccia a faccia particolarmente acceso fra l’assessore Maraschio e il consigliere Pd Fabiano Aamati. Non a caso proprio quest’ultimo detta un comunicato perentorio alle agenzie. «Sul Piano casa non possiamo essere lenti – avverte – e così facendo rivelarci sordi nei confronti dei cittadini e operatori che chiedono una veloce approvazione della proposta di legge. Perciò, si discuta quando si vuole, per noi del Pd anche di notte, ma la legge va approvata entro luglio e senza restrizioni peggiorative rispetto al passato. L’unica collaborazione che accettiamo, soprattutto da parte del governo regionale con suggerimenti di modifica, è quella rivolta a migliorare e ampliare l’operatività del Piano casa, nel rispetto totale dei Piani paesaggistico e di assetto idrogeologico». Di qui il ritorno alla proposta di legge a firma dello stesso Amati che accoglie con rammarico la decisione di aggiornare la commissione alla prossima settimana: «Siamo ancora in tempo – sottolinea – per portare il provvedimento in Consiglio regionale prima della pausa estiva». Ma subito dopo l’ultimatum: «Per lealtà dico che, se dovessimo registrare il rischio di saltare l’appuntamento entro luglio, depositeremo istanza per la discussione immediata in Consiglio della legge sul programma Eco-casa (a firma dello stesso Amati, ndr) che ha un’importanza enorme per l’economia pugliese, per l’ecologia e per la legalità».
Insoddisfatta dell’esito della seduta anche la consigliere regionale cinque stelle Antonella Laricchia: «Dispiace che una legge importante come Il piano casa parta col piede sbagliato. Era stato istituito un tavolo di concertazione con gli stakeholder e tutti gli attori interessati, tra cui il Politecnico di Bari, per scrivere un testo condiviso con il territorio. Tavolo che purtroppo è stato sospeso, per la necessità di mantenere gli equilibri interni alla maggioranza».