Puglia, ora il Pd si spacca su Azione: incrocio pericoloso tra bilancio e Commissioni

Resta in alto mare l’annunciato rientro in maggioranza del gruppo di Azione alla regione Puglia “sponsorizzato” dal governatore Michele Emiliano.

Venerdì scorso è salato il vertice fra il Pd e gli ex consiglieri dissidenti Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggero Mennea che avrebbe dovuto definire le tappe di riavvicinamento del partito di Calenda al centrosinistra regionale dopo le iniziali aperture. Ma a quanto pare le posizioni restano molto distanti e all’interno del Partito democratico s’è aperta una pericolosa spaccatura sul caso Azione.

La segreteria pugliese, infatti, guidata da Domenico De Santis, segue la linea Emiliano e vorrebbe accontentare l’idea di allargare il fronte progressista anche in vista degli appuntamenti elettorali. Il gruppo regionale, invece, la pensa all’opposto e guarda in cagnesco l’ipotesi di accogliere i tre consiglieri, due dei quali fuoriusciti proprio dal Pd. In cima ai contrari c’è soprattutto il capogruppo Filippo Caracciolo secondo il quale riavvicinamento di Azione dovrebbe seguire un percorso politico a se stante rispetto ai ruoli istituzionali con un ragionamento da aprire territorio per territorio, a partire da Brindisi dove i calendiani appoggiano la giunta Marchionna di centrodestra.

La guerra intestina fra segreteria e gruppo del Pd in Consiglio regionale è scoppiata, però, nel momento sbagliato alla vigilia di due importanti appuntamenti. Domani, infatti, per uno strano gioco del destino si incrociano due appuntamenti cruciali in Consiglio regionale. Da una lato la seduta programmata d’insediamento delle nuove Commissioni consiliari slittata due settimane fa e che prevede la riformulazione dei componenti e dei presidenti con il gruppo di Azione relegato sui banchi della minoranza. In base all’accordo dei partiti di governo, siglato a inizio novembre, il presidente Amati dovrebbe perdere la guida della commissione bilancio in favore della consigliera dem Lucia Parchitelli, mentre il presidente Tutolo gruppo del misto dovrebbe lasciare la guida della seconda commissione al consigliere Antonio Leoci di Con. Ma, applicando alla lettera l’accordo, la stessa maggioranza potrebbe trovarsi in serie difficoltà rispetto alla seduta di Consiglio regionale convocata nella stessa data per esaminare l’ultima variazione al bilancio da circa 100 milioni.

L’assestamento, infatti, norma di carattere finanziario, impone un quorum qualificato per l’approvazione con numeri che potrebbero diventare ballerini dopo il siluramento di quattro consiglieri (i tre di Azione più Tutolo) che potrebbero mancare all’appello o creare problemi in aula. E così non è escluso che, proprio a causa della coincidenza, salti l’accordo di maggioranza sulle nomine nelle otto commissioni che potrebbero restare tali e quali senza alcun cambiamento di sorta.

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