Puglia, le urne rivoluzionano il Consiglio regionale. In vista decine di avvicendamenti

Rischia di svuotarsi il Consiglio regionale dopo il voto del 25 settembre visto lo stuolo di candidati consiglieri già con le valigie in mano. Ben 13 politici regionali su 50, più di un quinto del totale, sono in attesa di ottenere il pass per Roma. A partire dalla presidente del Consiglio Loredana Capone, piazzata in quarta posizione al Senato nel collegio plurinominale. Un posto non proprio utile, come dichiarato dalla stessa presidente in occasione della visita del segretario dem Enrico Letta: «Per la mia elezione dovrebbero verificarsi incastri in tutt’Italia». Al suo fianco mezza giunta regionale: il vicepresidente Raffaele Piemontese, gli assessori Anita Maurodinoia, Sebastiano Leo e Anna Grazia Maraschio. Sei i consiglieri di minoranza schierati: Ignazio Zullo, Antonio Gabellone, Giandiego Gatta, Vito Di Palma, Joseph Splendido e Giacomo Conserva. Altri due in maggioranza: l’ex assessore a Pier Luigi Lopalco e Massimo Stellato, fedelissimo di Massimo Cassano transitato in Azione.

Non tutti, però, sono certi di ottenere la poltrona in Parlamento. Il maggior numero di sicuri si concentra soprattutto nel centrodestra che i sondaggi darebbero in vantaggio. In Fratelli d’Italia, per esempio, in procinto di conquistare la medaglia di primo partito con il capogruppo pugliese di via Gentile, Ignazio Zullo, che farà spazio a Michele Picaro, consigliere comunale a Bari. Al posto di Gabellone, sempre in Fratelli d’Italia, scatterebbe l’ex consigliere Erio Congedo, ma essendo candidato anche lui si scenderebbe al secondo dei non eletti: il leccese Dino Basile, vicino al leader Fitto. Nella Lega il capogruppo Bellomo lascerà il posto al consigliere comunale barese Fabio Romito. Meno certo Splendido che farebbe scattare l’avvocato foggiano Luigi Miranda, mentre il collega di banco Conserva cederebbe lo scranno consiliare a Gigi Laterza, segretario della Lega a Taranto. In Forza Italia l’eventuale elezione di Gatta spalancherebbe le porte del consiglio all’ex consigliere Napoleone Cera, azzoppato da un’inchiesta giudiziaria. Nel centrosinistra potrebbe farcela il vicepresidente regionale Raffaele Piemontese, “acchiappavoti” della Daunia sostituito da un’altra conterranea, Teresa Cicolella, in realtà candidata anche lei che, in caso di elezione, rimetterebbe in pista l’ex segretario del Pd pugliese Sergio Blasi. Più difficile l’elezione degli assessori Maraschio, Maurodinoia e Leo. Caso singolare è poi quello di Lopalco: nel caso in cui dovesse battere il leghista Roberto Marti nell’uninominale di Lecce, al suo posto scatterebbe Peppino Longo, purtroppo deceduto qualche mese fa; per scorrimento si arriverebbe al terzo dei non eletti, il capo dipartimento regionale sviluppo Gianna Elisa Berlingerio. E se quest’ultima dovesse rifiutarsi, il quarto che spera nel miracolo è l’avvocato Salvatore Campanelli, consigliere comunale barese e fedelissimo del governatore Emiliano.

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