«Una autentica vergogna che segna la definitiva frattura tra mondo della politica e società civile»: così la Cgil Puglia definisce il trattamento di fine mandato che domani è tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale pugliese.
Per il sindacato il provvedimento è «da quando ad agosto hanno provato a reintrodurre il Tfm, la condizione sociale del Mezzogiorno, e in particolare della Puglia, è ulteriormente peggiorata. Pensare che il Tfm sia la priorità politica del governo regionale per noi è inaccettabile».
Per questo viene rilanciato «l’appello già sottoscritto ad agosto scorso a cui hanno aderito oltre 60 tra associazioni e movimenti pugliesi. La politica metta come prioritaria la condizione sociale dei cittadini pugliesi piuttosto che i propri interessi».
Tra i moltissimi firmatari dell’appello ci sono, fra gli altri, Cgil Puglia, Confindustria Puglia, La giusta causa, Legacoop, Confcooperative, Confesercenti Puglia, Anpi Puglia, Libera Puglia.