Puglia, dal M5s la proposta di legge anticorruzione: «Il malaffare va prevenuto»

La proposta di legge per il potenziamento dell’attività ispettiva di controllo della Regione Puglia contro la corruzione è stata depositata ieri dai consiglieri regionali pugliesi del M5S Marco Galante, capogruppo, Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari hanno depositato . «Si tratta – spiegano i pentastellati – di uno dei punti contenuti nel patto per la legalità», consegnato dal presidente Giuseppe Conte al governatore Michele Emiliano un mese fa dopo le inchieste e l’uscita dalla maggioranza.

I pentastellati ritengono «indispensabile non limitarsi a stigmatizzare episodi di malaffare, ma fare azioni concrete per prevenirli e contrastarli. Un testo a cui hanno lavorato i nostri tecnici, confrontandosi con quelli della Giunta, per arrivare a una proposta che fosse immediatamente applicabile e non restasse solo una legge di principio. Ora auspichiamo la massima convergenza da parte di tutte le forze politiche, siamo aperti al confronto e ad accettare modifiche migliorative. Ci auguriamo che la discussione del testo in Commissione referente venga calendarizzata il prima possibile».

La proposta di legge, in sostanza, è diretta a potenziare l’esercizio della funzione ispettiva di controllo della Regione Puglia, al fine di migliorare l’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità previste nei Piani triennali di prevenzione della corruzione e della trasparenza degli enti e organismi che compongono il Sistema regionale.
Il testo impegna la Giunta regionale ad istituire presso il Servizio Ispettivo della Segreteria Generale della Presidenza un Nucleo Ispettivo Regionale (N.I.R.) per lo svolgimento di ispezioni amministrative volte ad acquisire gli elementi necessari all’esercizio del controllo sul corretto svolgimento dell’azione amministrativa da parte delle strutture del sistema regionale, a tutela della legalità e del buon andamento, e per le conseguenti eventuali segnalazioni ai soggetti competenti.

Lo schema si compone di cinque articoli: il primo indica le finalità cui deve tendere la funzione ispettiva di controllo esercitata dalla Regione nei confronti sia delle proprie strutture organizzative, sia di agenzie, enti e società controllate. Il secondo ne individua i principi, il terzo fissa gli obblighi di riservatezza sui dati personali, l’articolo quattro stabilisce che non devono derivarne altri oneri a carico della finanza regionale, mentre il quinto fissa l’entrata in vigore lo stesso giorno della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia.

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