Altolà del gruppo Pd ad Azione dalla riunione del gruppo dem alla regione Puglia coordinata dal neo capogruppo Paolo Campo che ha dapprima ascoltato e poi dettato la linea. La pattuglia Pd ha mal digerito il protagonismo di Amati negli ultimi tempi ed anche l’apertura di credito del governatore Emiliano che sembra disposto a tutto, politicamente parlando, pur di recuperare in pianta stabile nella maggioranza i tre consiglieri di Azione Fabiano Amati, Ruggero Mennea e Sergio Clemente. Da qui i puntini sulle “i” messi ieri nel corso del dibattito interno.
Il Pd contesta diverse iniziative legislative dei calendiani già presentate ed accolte da Emiliano. A partire dalla norma anti liste d’attesa sanitarie nella parte in cui prevede il blocco delle visite a pagamento quando i tempi non sono allineati fra offerta degli ospedali pubblici e cliniche private. Lo stop alle visite intramoenia potrebbe rivelarsi un danno. Da rivedere anche il licenziamento dei direttori generali che disattendono le previsioni della proposta di legge di Azione sulle liste di attesa.
Il Pd suggerisce di classificare e prevedere nello specifico i casi in cui si possono rimuovere i manager e attraverso quali procedure considerando la natura privatistica dei contratti di lavoro. Ancora, si alla rotazione di dirigenti e funzionari della regione Puglia, ma no alla turnazione dei capi dipartimento, i dirigenti apicali rivendicato dal consigliere regionale Fabiano Amati di Azione.
«Serve prudenza – sottolinea il capogruppo Campo – in quanto i capi dipartimento svolgono funzioni delicate e dobbiamo considerare che siamo a 18 mesi dalla fine del mandato». Da qui la volontà di aprire un dibattito interno alla maggioranza anche per ascoltare il parere degli altri alleati, le civiche Con e Per la Puglia. Infine il gruppo ha accettato la richiesta formulata dalle opposizioni durante la seduta precedente dedicata alla mozione di sfiducia.
Il centrodestra nell’occasione aveva chiesto di convocare per il 21 maggio l’ultima seduta di Consiglio regionale prima del voto di giugno. Il Pd ha dato il suo assenso anche sull’ordine del giorno che prevede sei punti da concordare. Fra questi un debito fuori bilancio, la Pdl a firma del consigliere regionale Amati appoggiato dal collega Lopalco del Pd per potenziare le coperture vaccinali anti Papilloma virus umano (HPV) e la prevenzione delle infezioni da Virus respiratorio sinciziale nel neonato (VRS – bronchiolite).
A seguire un’altra norma di Azione per combattere la Sclerosi laterale amiotrofica attraverso test genetici e l’istituzione del registro delle malattie neurodegenerative. In ultimo un’altra proposta sempre di Amati con l’Istituzione del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica e disciplina e valorizzazione delle Identità comunali, primi firmatari i consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.