Primarie per le Comunali a Bari, Laforgia: «Troviamo un sistema che garantisca trasparenza» – VIDEO

«Dobbiamo trovare un sistema il più garantito possibile ma dobbiamo anche sapere che l’unico modo per evitare [l’infiltrazione della criminalità organizzata, ndr] è la mobilitazione democratica».

Così Michele Laforgia, candidato sindaco della Convenzione per Bari 2024, sulla necessità di garantire primarie trasparenti nella scelta del candidato sindaco del centrosinistra barese.

Il penalista, sostenuto tra gli altri dal M5S e dal Psi, ha convocato stamattina nella sede de La Giusta Causa una conferenza stampa.

Tre gli argomenti affrontati dal penalista, a partire dalle regionali in Sardegna che hanno visto trionfare Alessandra Todde, sostenuta dal campo largo. «È un segnale che tutte le forze progressiste devono cogliere – ha dichiarato Laforgia – e cioè che quando si va uniti, seppure nella diversità delle posizioni, è possibile battere la destra».

«Noi non saremmo nello stesso Paese se questa scelta fosse stata fatta alle elezioni politiche», ha aggiunto il penalista. Un esperimento che il centrosinistra sta tentando di replicare anche nel capoluogo pugliese, in vista delle elezioni amministrative di giugno.

Sulle primarie, alla luce delle ultime vicende giudiziarie, Laforgia ha ribadito di non voler «in alcun modo riprodurre gli errori del passato».

«Il 7 novembre, chi vi parla aveva detto che a Bari esiste la criminalità organizzata, il fenomeno di compravendita dei voti, da cui ci dobbiamo riguardare, e che questo fenomeno riguarda trasversalmente tutte le forze politiche», ha proseguito il penalista aggiungendo che questa dichiarazione «è stata intesa come un’offesa alle forze politiche».

«Siccome i fatti sono ostinati, i fatti hanno dimostrato come quella dichiarazione non era campata per aria – ha commentato Laforgia -. Noi dobbiamo trovare un sistema il più garantito possibile per impedire questo tipo di fenomeni, ma dobbiamo sapere anche che l’unico modo per evitarlo è la mobilitazione democratica. Soltanto se i cittadini rifiutano di vendere il proprio voto, solo se si impegnano in prima fila per la democrazia, solo in questo modo è possibile contrastare il peso dei clan e in questo modo fare un favore alla città».

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