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Primarie a Bari, parla Lacarra: «Questa classe dirigente merita rispetto»

«Pensare che chi si presenta alle primarie subisca il fascino dei gruppi compratori di voti mi sembra un’assurdità». Commenta così il deputato Marco Lacarra l’allarme lanciato dal penalista Michele Laforgia sui compratori e portatori di voti in città. Osservando che il presidente de La Giusta Causa compie «una valutazione di cui terremo conto nell’eventuale organizzazione…

«Pensare che chi si presenta alle primarie subisca il fascino dei gruppi compratori di voti mi sembra un’assurdità». Commenta così il deputato Marco Lacarra l’allarme lanciato dal penalista Michele Laforgia sui compratori e portatori di voti in città. Osservando che il presidente de La Giusta Causa compie «una valutazione di cui terremo conto nell’eventuale organizzazione dei gazebo».

Onorevole, cosa ne pensa delle dichiarazioni dell’avvocato Laforgia?

«Non è il caso di replicare sulla questione primarie, perché a questo confronto preferisco quello sulla diversa idea di città che abbiamo. Dopodiché, l’avvocato Laforgia fa una valutazione di cui prendiamo atto e di cui teniamo conto, sempre specificando che auspichiamo di arrivare a un candidato unitario senza che ci sia necessità di passare dai gazebo».

Lei, in questi anni, che idea si è fatto di questo strumento?

«Le ultime primarie le ho fatte meno di sei mesi fa (le primarie per il rinnovo della segreteria nazionale del Partito democratico, tenutesi a febbraio, nda). Da allora la mia opinione non è di certo cambiata. Pensare che un candidato alle primarie sia suscettibile al fascino dei compratori di voti, mi sembra assurdo. Se io dovessi andare alle primarie con gli assessori Pietro Petruzzelli e Paola Romano, non penserei mai che uno dei due sia in grado di mobilitare gruppi di voti per vincerle. Insomma: alle primarie non c’è alcuna contaminazione. Dirlo, tra l’altro, significherebbe puntare il dito contro chi le primarie le ha vinte, dato che la contaminazione non avverrebbe di certo all’oscuro degli interessati».

Vale la stesse cosa per le elezioni amministrative?

«In questi ultimi anni, chi ha vinto le elezioni lo ha fatto a furor di popolo. Investire nei controlli certamente non fa mai male e siamo certi che anche alle prossime amministrative, la Digos e la polizia giudiziaria continueranno a svolgere il loro importante lavoro».

L’avvocato Laforgia, però, pone l’accento anche sul fiume di denaro proveniente dal Pnrr e sul rischio che attiri interessi illeciti.

«E quindi, cosa facciamo? Non facciamo venire i soldi? Alimentiamo la narrazione di un Sud ladrone? Guardi, il Pd non ha mai avuto di questi problemi, soprattutto il Pd barese, costituito da consiglieri e militanti che sono davvero gente perbene. Noi siamo una classe dirigente che si è formata in venti anni, meritiamo rispetto per quello che siamo riusciti a compiere in questa regione».

Che clima si respira ora nel centrosinistra?

«Suonano delle campane a morto che francamente non mi piacciono. Vorrei sommessamente ricordare a tutti che siamo noi i vincenti: governiamo nelle principali città pugliesi e anche a Bari continueremo a farlo per i prossimi anni, nel solco tracciato negli ultimi venti».

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