Primarie a Bari, il Movimento 5 stelle con Laforgia: «Il Pd garantisca la legalità»

Dopo il passo in avanti del penalista Michele Laforgia, leader della Convenzione, che ha accettato di sottoporsi alle primarie contro l’ambientalista Vito Leccese con le regole imposte dal Partito democratico, il Movimento Cinque Stelle suggella il suo sostegno all’avvocato, chiedendo ai dem di attribuirsi ogni responsabilità per garantire una competizione trasparente. Laforgia «incarna principi e valori fondamentali a garantire il rinnovamento necessario per la guida della città di Bari», hanno dichiarato in una nota i grillini Mario Turco, Leonardo Donno e Raimondo Innamorato.

Sullo sfondo c’è il duro dibattito sviluppatosi nel centrosinistra barese, in vista delle amministrative di giugno per scegliere il successore del sindaco Antonio Decaro. Ma c’è anche l’inchiesta “Codice Interno”, che, ipotizzando un legame tra mafia e politica nel capoluogo pugliese, aveva portato Laforgia e il M5s a chiedere regole più stringenti alle primarie.

La Convenzione e i grillini, dopo aver chiuso per mesi ai gazebo, avevano aperto alla consultazione chiedendo di ridurre i seggi a uno solo in tutta la città e di consentire il voto solo a quanti si fossero preregistrati sulla piattaforma “Skyvote” entro 24 ore prima. Diverso l’approccio del Pd, che puntava a più seggi e a tenere aperta la preregistrazione anche durante le primarie. Le cose poi si sono evolute, con la Convenzione che ha detto sì ad aumentare i seggi fino a sei e di spostare la data delle primarie dal 24 marzo al 7 aprile, lontano da ogni festività religiosa. Nessun passo indietro, invece, sulla scadenza delle preregistrazioni. Almeno fino a sabato, quando Laforgia ha lasciato carta bianca al Pd pur di superare l’impasse.

Quello del penalista è stato «l’ennesimo gesto di grande responsabilità», hanno dichiarato i grillini, «utile a tenere unito il campo giusto». «Considerato il grave rischio di inquinamento – proseguono i tre pentastellati – avevamo valutato opportuno e responsabile inserire regole più severe». Ora, a fatti cambiati, chiedono che il Pd si assuma «la totale responsabilità di organizzare, dettare le regole e assicurare il trasparente e regolare svolgimento della consultazione». «Adesso si parli di temi, di priorità per i baresi, di programmi, di come lasciarsi alle spalle le ombre del passato e di come rilanciare e rinnovare la politica barese», affermano i tre dirigenti del M5s.

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