Primarie a Bari, i toni si infiammano: ora è guerra sui sondaggi

Il nuovo fronte di scontro nel centrosinistra, in vista delle primarie del 7 aprile, è quello dei sondaggi. A sferrare l’attacco, sono i sostenitori del penalista Michele Laforgia, che nella competizione sfiderà l’ambientalista Vito Leccese. Secondo i laforgiani, sarebbe stato diffuso un sondaggio che vedrebbe Leccese vincere con il 56% rispetto al 44% del penalista. Un atto certamente legittimo, dato che non esiste una legge che ne regolamenta la pubblicazione prima delle primarie, ma inopportuno sul piano politico. «La notizia circola da giorno ma chissà perché il risultato fa capolino solo adesso, a dieci giorni dal voto e dopo la bufera che ha investito la città nell’ultima settimana».

La polemica si infiamma a pochi giorni dai gazebo e riaccende anche le diffidenze nei confronti della consultazione. «La legge nazionale vieta la diffusione dei sondaggi nei quindici giorni prima dalle data della consultazione. Ma le primarie sono elezioni fai-da-te, con regole a geometria variabile», prosegue l’attacco dei laforgiani. Per l’organizzazione dei gazebo nel capoluogo pugliese «la scelta è stata rimessa unilateralmente al Partito democratico». Al sondaggio, dunque, i laforgiani rispondono con sondaggio. «Anche noi avevamo commissionato, negli stessi giorni, un sondaggio, che per correttezza non abbiamo pubblicato». Secondo il monitoraggio commissionato dai sostenitori di Laforgia, il penalista sarebbe premiato con il 68% delle preferenze di tutti gli intervistati, contro il 32% di Leccese (il 50% ha scelto di non dare indicazioni). Sono certamente propensi, invece, per il penalista il 65% degli intervistati, mentre solo il 35% protenderebbe per Leccese (con un tasso di indecisione pari al 43%). «Sarebbe interessante mettere a confronto i committenti e i sondaggisti, perché il risultato non è semplicemente diverso, ma opposto, e a questo punto non abbiamo alcun motivo per tenerlo ancora riservato. Chissà, qualcuno si ricrede», conclude il fronte pro Laforgia.

Non si è fatta attendere la replica del Pd. «Non abbiamo pubblicato alcun sondaggio fino ad ora, come si evince dallo storico dei nostri post, né ci sembra di essere stati in alcun modo scorretti in queste settimane di avvicinamento alle primarie. Quindi, senza alcuna polemica e nella convinzione che i sondaggi siano uno strumento utile ma non infallibile, pubblichiamo quello che abbiamo avuto modo di vedere noi online».

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