Pnrr, le preoccupazioni di Decaro: «Sbagliato togliere le risorse ai Comuni»

ll timore che i Comuni perdano le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza loro assegnate non molla la sua presa sul presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), Antonio Decaro. Ieri, dal placo di “Sud Invest: la competitività del consorzi Asi per lo sviluppo dei territori”, a Benevento, il sindaco dei sindaci ha sottolineato infatti la sua preoccupazione rispetto a una situazione «in cui il comparto dei Comuni si è sempre dimostrato efficace nella realizzazione di opere pubbliche».

Il timore di Decaro nasce dalle rimodulazioni che Palazzo Chigi intende fare su alcuni progetti finanziati col Pnrr. Molti di questi appartengono proprio ai Comuni, come la riqualificazione dell’ex fabbrica Fibronit, a Bari, città di cui Decaro è sindaco da quasi dieci anni. Sulle macerie di quella che era considerata una vera fabbrica della morte, data la produzione di amianto, dovrebbe essere realizzato il “Parco della Rinascita”, un intervento pari a oltre 13 milioni di euro, finanziati proprio con il Pnrr. Per allontanare qualsiasi dubbio sulla capacità di spesa degli enti locali, Decaro ha sottolineato: «I Comuni nel 2019 hanno speso gran parte delle risorse complessive del Paese», ragione per cui essi sarebbero, per il presidente dell’Anci, «una stazione appaltante affidabile».

Le tensioni e i presunti ritardi dei Comuni sulle fasi di realizzazione dei progetti Pnrr trovano una spiegazione, per Decaro, nelle grandi somme che essi hanno dovuto gestire. «Ci siamo ritrovati cifre incredibili da destinare al Sud Italia, per realizzare interventi di riqualificazione e rigenerazione soprattutto nelle periferie», ha dichiarato il presidente dell’Anci. Cifre elevatissime, a cui, però, i primi cittadini di tutta Italia non intendono rinunciare affatto. «Questo è il Pnrr e noi sindaci ci siamo messi subito a lavorare per dare risposte concrete, accogliendo i bisogni dei cittadini e portando a casa importanti risultati», ha concluso Decaro.

A fargli da eco, un altro sindaco “importante”, quello di Benevento, Clemente Mastella. «Occorre incoraggiare le iniziative innovative sotto il profilo imprenditoriale eliminando la burocrazia e intervenendo sulle difficoltà oggettive del territorio attraverso infrastrutture adeguate, in linea con lo sviluppo delle aree interne», ha affermato il presidente della Commissione per il Mezzogiorno e per le Politiche di Coesione dell’Anci.
Sul tema, è intervenuto anche il presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Marco Osnato.

«Il Mezzogiorno è parte importante dello sviluppo della nostra Nazione – ha dichiarato Osnato – Il fatto che al sud ci sia voglia di fare impresa è molto importante. Lo Stato deve aiutare chi ha voglia di fare e rendere competitivi i territori. In questo senso, il Codice degli appalti è un’opportunità molto importante e l’ottica è di semplificare, incentivare e recuperare le innovazioni tecnologiche che devono unirsi alle novità sociali». Osnato ha poi commentato il decreto Sud, il progetto, voluto dal ministro per il Pnrr Raffaele Fitto, che punta a fare dell’intero Mezzogiorno un’unica Zona economica speciale. «La Zes unica – ha dichiarato il presidente della commissione finanza della Camera – è un’opportunità che può attrarre nuovi investitori, creare nuove aziende e sviluppare quelle già esistenti».

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