Pnrr, parla Fiorenza Pascazio (Anci Puglia): «La rimodulazione? Notizia appresa dai giornali»

Un fronte aperto dove bisogna fare attenzione al cosiddetto “fuoco amico”, perché i maggiori pericoli arrivano proprio da chi dovrebbe essere un alleato in una comune battaglia per lo sviluppo del territorio. Fiorenza Pascazio, presidente dell’Anci Puglia, non immaginava di affrontare un Natale così caotico, proprio sul fronte delle risorse finanziarie che stanno mettendo a dura prova le amministrazioni locali.

Presidente, tanti progetti e pochi soldi in cassa. Roma fa la tirchia e voi rischiate grosso?

«Esattamente. ancora una volta siamo stati profeti. All’inizio della programmazione del Pnrr avevano fatto presente che avremmo incontrato difficoltà sulla progettazione per mancanza di personale qualificato e per i tempi stretti. Adesso stiamo rimarcando il problema delle anticipazioni di cassa previste dai bandi. Siamo in un collo di bottiglia: continuare ad anticipare o bloccare tutto?»

Mi pare una domanda con una unica risposta?

«Ovvio! Quale sindaco può permettersi di bloccare i lavori con il rischio di contenziosi legali e lunghi procedimenti giudiziari? Così non ci resta che continuare ad anticipare con il rischio che la Corte dei Conti venga a bussare alla nostra porta per chiederci conto delle troppe anticipazioni di cassa e di tesoreria».

Come si esce da questa situazione così delicata?

«Trovando una soluzione comune con il Governo che però continua a tenerci sulle spine anche per altre questioni altrettanto delicate».

Quali?

«Ma lo sa che noi apprendiamo dai giornali della rimodulazione della programmazione dei fondi del Pnrr? Al momento ai sindaci non è arrivata alcuna comunicazione da parte né del ministro Fitto né dei ministeri competenti e i Comuni stanno procedendo con l’assegnazione delle gare con il rischio di ritrovarsi nel 2024 in piena stagione di contenziosi e ricorsi con le ditte».

I piccoli Comuni lamentano di essere quelli più esposti su questo terreno?

«Ma non sono solo loro in pericolo. Il problema della mancanza di liquidità riguarda anche i Comuni più grandi e come Anci stiamo cercando di trovare soluzioni, anche interloquendo con la Ragioneria generale dello Stato, come abbiamo fatto nel recente incontro ospitato a Lecce, dove abbiamo chiesto anche di avere personale qualificato, specie nei Piccoli Comuni. Ora speriamo nell’avviso di manifestazione d’interesse che avvia il piano straordinario di assunzioni per la politica di coesione rivolto anche ai Comuni della Puglia che non avranno a carico i costi del nuovo personale assunto a tempo indeterminato».

Ma qual è la situazione in Puglia sul fronte del Pnrr?

«Siamo a buon punto. Abbiamo fatto salti mortali per rispettare i tempi, nonostante condizioni di partenza non certo favorevoli, visto che, come ho ricordato nel mio intervento al recente incontro di Aosta, nei 257 Comuni pugliesi manchino quasi 8 mila dipendenti».

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