Pnrr, in Puglia cancellati 1.500 interventi per 897 milioni. Cgil: «Uno schiaffo ai territori più fragili»

In Puglia, oltre 1.500 progetti presentati dagli enti territoriali, per 897 milioni di euro finanziati dal Pnrr, saranno cancellati a causa della rimodulazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza voluta da Raffaele Fitto.

Una decisione che, scrive la Cgil Puglia in una nota, “ancora una volta colpisce i lavoratori e il sistema del welfare, in particolare nel Mezzogiorno d’Italia”.

«Quando si mette mano a interventi di messa in sicurezza del territorio, contrasto al degrado, addirittura ridestinazione di immobili confiscati alle mafie e quindi a sostegno all’affermazione di processi legalitari quanto mai necessari nei nostri territori, c’è un approccio evidentemente ideologico», sottolinea la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci. «Si vuole accentrare la gestione delle risorse, si intende punire il protagonismo delle amministrazioni locali, si assesta ancora una volta uno schiaffo al Sud e ai territori più fragili dal punto di vista sociale», prosegue.

Per Bucci «la mancata realizzazione degli interventi, penso alla costruzione di opere per rafforzare la sanità territoriale o le scuole, le bonifiche delle città e la tutela del territorio, la rigenerazione urbana alle infrastrutture di mobilità, fino all’efficientamento energetico che è uno dei target più importanti raccomandato dall’Unione europea, avrà ricadute sulla qualità della vita delle persone e ovviamente sul versante occupazionale».

Il settore più colpito è quello delle costruzioni, sostiene Ignazio Savino, che guida la Fillea Cgil regionale. «La cosiddetta rimodulazione – spiega – interessa 285 progetti per 364 milioni di euro nell’area metropolitana di Bari. 536 progetti per 171 milioni di finanziamento in provincia di Lecce. 327 progetti per 118 milioni in provincia di Foggia. 147 progetti per 94 milioni in provincia di Brindisi. 66 progetti per 79 milioni in provincia di Barletta Andria Trani. 145 progetti per 69 milioni in provincia di Taranto».

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