Nessun ritardo sulla riprogrammazione dei fondi europei. È quanto ha affermato il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenuto stamattina a Bari alla rassegna #LaUilaSiConfronta organizzata dalla Uila Puglia.
«C’è un dibattito in atto» sulla nuova programmazione dei fondi europei e di Coesione «che talvolta va oltre il merito delle questioni. Io partecipo molto poco a questo dibattito dal punto di vista delle polemiche perché credo non sia utile a nessuno, siamo al lavoro da quasi otto mesi e penso che sia rilevante mantenere un profilo di serietà e responsabilità nel confronto con la commissione europea, nel rapporto con tutti i soggetti attuatori, con l’obiettivo principale di fare velocemente e bene. Bisogna fare velocemente ma non bisogna fare in fretta. Si parla spesso di ritardi che non vedo, perché il termine per definire la riprogrammazione è da regolamento europeo il 31 agosto, quindi non vedo ritardi. Sono soltanto 8 gli Stati membri che hanno presentato le modifiche con l’inserimento del nuovo capitolo del Repower Ue all’interno del Pnrr», ha detto Fitto.
Il governo, ha aggiunto, «ha messo in campo una scelta ben precisa», cioè quella di «mettere insieme il Pnrr con le politiche di Coesione per potere avere una organicità e utilizzare al meglio queste risorse. La difficoltà del giugno del 2026 può essere ben coordinata con l’opportunità di avere un coordinamento con le risorse della Coesione. L’obiettivo del governo è avere una programmazione di insieme».
Fitto ha poi spiegato che «la commissione europea nei giorni scorsi ha nelle sue raccomandazioni chiesto agli Stati membri di sviluppare un raccordo operativo tra le risorse ordinarie e quelle del Pnrr e il governo lo ha fatto già nella sua fase iniziale, non solo con l’attribuzione delle deleghe ma anche con un lavoro messo in campo che è stato quello di fare un monitoraggio».