«Gli uffici dei Comuni hanno paura di ritrovarsi con debiti fuori bilancio e molte opere potrebbero bloccarsi. Già adesso molte ditte si stanno tirando indietro perché sono spaventate». È l’allarme lanciato dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in un’intervista rilasciata a la Repubblica in riferimento alla ridefinizione del Pnrr.
«Prima ci hanno detto che alcuni progetti non andavano bene – afferma -. Poi che c’erano particolari difficoltà nel Mezzogiorno e per gli asili nido. E alla fine, quando è emerso con chiarezza che non ci sarebbero stati ritardi significativi che ci riguardavano, e che eravamo già riusciti ad aggiudicare nei tempi previsti la stragrande maggioranza delle opere, abbiamo saputo che il governo intende spostare sul Repower Eu 13 miliardi di risorse dei Comuni su un totale di 16 miliardi, che verranno assegnati alle grandi aziende di Stato», dice il sindaco di Bari assicurando che i Comuni erano pronti a partire: «Non abbiamo ritardi – assicura -. Neanche sugli asili nido, dove hanno continuato per mesi a dirci “non ce la farete”, e invece alla scadenza del 30 giugno avevamo già concluso le gare per l’assegnazione del 92% dei lavori, e adesso siamo sicuramente arrivati al 100%. Quanto ai Pui», i Piani urbani integrati, «in seguito alla verifica condotta con Invitalia abbiamo accertato che è già stato aggiudicato il 94,5% delle gare, alcune città sono già al 100».
Decaro incontrerà oggi il ministro degli Interni Matteo Piantedosi al quale «chiederemo di confermare come fonte di finanziamento il Pnrr». Sulle risorse che il governo sostiene di avere già reperito, dice Decaro, «non ci sono ancora certezze».