«Peggio senza vaccini? Non c’è prova». Gemmato nel mirino delle opposizioni

La gestione della pandemia sarebbe stata peggiore senza vaccini? «Questo lo dice lei – risponde Marcello Gemmato al giornalista Aldo Cazzullo – Non abbiamo l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini». Poche parole, pronunciate durante la trasmissione televisiva di Rai 2 “Restart-L’Italia ricomincia da te”, che tuttavia bastano perché il sottosegretario alla Salute, originario di Terlizzi ed eletto in Puglia nelle liste di Fratelli d’Italia, finisca nella bufera. Il Pd e il Terzo Polo ne chiedono le dimissioni, mentre i meloniani accusano le minoranze di strumentalizzare la vicenda e si scagliano contro il clima da caccia alle streghe.

Le parole di Gemmato, di professione farmacista, sono duramente stigmatizzate anche da altri operatori sanitari. Filippo Anelli, pugliese al pari del sottosegretario, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ricorda come, secondo i calcoli dell’Istituto superiore di sanità, la campagna vaccinale abbia evitato 150mila morti in Italia e, dossier di Lancet alla mano, almeno 20 milioni in tutto il mondo. E anche le “viro-star” che hanno monopolizzato il dibattito sul Covid puntano il dito contro Gemmato. «Parole pericolose e negazioniste che non possono essere ammesse», commenta Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e consigliere regionale pugliese. «Ci sono le prove, eccome, che i vaccini sono stati efficaci contro il Covid – dice l’infettivologo Matteo Bassetti – Basta leggere i numerosi articoli scientifici in cui si sottolinea che grazie a essi sono stati risparmiati tra i 15 e i 20 milioni di morti. Negare il valore dei vaccini è un errore gravissimo».

Secondo Bassetti, l’affermazione di Gemmato «pone un problema al governo». E, in effetti, le parole del sottosegretario qualche imbarazzo all’esecutivo Meloni lo creano. Non fosse altro perché Enrico Letta, segretario del Pd, non si lascia sfuggire l’occasione per chiedere le dimissioni: «Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica». Opinione condivisa da Carlo Calenda, leader di Azione, secondo il quale «un sottosegretario alla Salute che non prende le distanze dai novax è decisamente nel posto sbagliato». Intorno a Gemmato fanno quadrato i compagni di partito come Lucio Malan, a parere del quale la bufera sollevata dalle opposizioni «rientra nella consueta opera di strumentalizzazione da parte delle opposizioni». E il diretto interessato? «Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l’opposizione ha montato – scrive Gemmato – Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili: come sottosegretario alla Salute ed esponente di Fratelli d’Italia voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche».

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