Pd spaccato a Taranto, al circolo “Volta” parte la raccolta di firme pro Melucci

Ricostituire la maggioranza originaria di centrosinistra “Ecosistema Taranto” al Comune di Taranto e scongiurare lo scioglimento del Consiglio comunale e le elezioni anticipate. È questo quello che chiedono i cittadini che ieri si sono messi in fila fuori il circolo “Volta” del Pd, in via Salinella, per partecipare alla raccolta firme.

Un documento quello sottoscritto che sancisce la frattura tra una parte della base del partito e le segreterie provinciali, regionali e nazionali dei dem che hanno già annunciato il passaggio all’opposizione del partito rispetto all’amministrazione Melucci.

Quello di ieri appare un po’ il guanto di sfida lanciato ai vertici ma anche una mano tesa verso il primo cittadino che ha rinunciato all’iniziale intenzione di aderire a Italia Viva, vero fattore discriminante della spaccatura del centrosinistra ionico.

La parte del Pd rimasta fedele a Melucci è riconducibile, tra gli altri, al vice sindaco Gianni Azzaro. Insieme a lui tra i sottoscrittori del documento ci sono anche la capogruppo in Consiglio comunale Bianca Boshnjaku e i colleghi Michele De Martino e Valerio Papa, il presidente di Amiu Giampiero Mancarelli, l’ex assessore Emanuele Di Todaro, segretari di circoli e militanti storici come Domenico Gregucci, Egidio Di Todaro, Pino Mellone.

Una iniziativa la loro che è stata subito stigmatizzata dal segretario regionale Domenico De Santis. «La linea del partito a Taranto resta la stessa», ha affermato negli scorsi giorni il numero uno pugliese del partito – il Pd è all’opposizione, chi non ha seguito la linea del partito lo ha fatto assumendosene la responsabilità e confermiamo il supporto alla segretaria provinciale Filippetti e al segretario cittadino Tursi. Le condizioni per ripristinare vecchie coalizioni, venuta meno la fiducia, non ci sono più. Confermiamo inoltre parola per parola la linea del documento del centrosinistra diramato a firma Pd, M5S, Europa verde, Con, Psi, Sinistra Italiana e Una strada diversa», ha sottolineato De Santis.

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