Pd Puglia, Piemontese piace alla minoranza ma Lacarra resta in campo

Primo giro di consultazioni nel gruppo Pd alla Regione Puglia sul nome di Raffaele Piemontese, il vice presidente lanciato nel futuro congresso di partito come possibile candidato unitario alla segreteria pugliese.

Il capogruppo Filippo Caracciolo ha ufficializzato l’ipotesi in campo sondando l’umore dei sedici consiglieri a margine della seduta consiliare dedicate alle mozioni.

Il primo sì all’operazione è arrivato dalla minoranza. «Piemontese è il nome giusto per rilanciare il partito – spiega il presidente di commissione Paolo Campo – e riunirlo attorno ad una visione unitaria». Sulla stessa linea i consiglieri Fabiano Amati, Ruggero Mennea e Michele Mazzarano. Più tiepida, invece, il resto della pattuglia di maggioranza che ha appreso dell’ipotesi riservandosi di valutare il da farsi nei prossimi giorni.

Non mancano, tuttavia, ostacoli sulla chiusura del cerchio, a partire dal segretario, l’onorevole Marco Lacarra, formalmente in campo come da lui stesso dichiarato durante l’assemblea dei segretari di circolo lo scorso 18 giugno. Lacarra annunciò la disponibilità a cimentarsi con un nuovo mandato in segreteria a condizione di essere sponsorizzato dalle correnti che lo avevano sostenuto in passato.

Ma anche lo stesso Piemontese, ieri in Algeria per raccogliere la bandiera italiana dei giochi del Mediterraneo a Taranto, si muove con grande circospezione ben conscio di avere davanti una strada tutta in salita. La sua sarebbe certamente una candidatura diversa rispetto a Lacarra, giudicato troppo filo Emiliano. Sicché mentre l’ex segretario, osteggiato dalla minoranza, dovrebbe misurarsi al congresso con un prevedibile candidato avversario, l’aspirazione di Piemontese sarebbe di guidare un processo unitario. Una candidatura per unire un Pd chiamato a ritrovarsi dopo tensioni e guerre interne del recente passato.

Dalla sua Piemontese può esibire il fatto di non aver mai aderito ad una corrente organizzata e di essere in sintonia con il leader nazionale Letta. Di contro la sua elezione a segretario è incompatibile per statuto con il ruolo di governo di numero due della Giunta Emiliano. Prima di accettare l’incarico, in pratica, Piemontese dovrebbe dimettersi da vice presidente e assessore al bilancio e tornare consigliere regionale semplice. Fra l’altro anche in questo caso la segreteria nazionale dovrebbe concedergli una deroga per superare la posizione di eletto alla regione Puglia.

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