Il congresso nazionale del Partito democratico sarà lo spartiacque per il centrosinistra pugliese. Al lavoro c’è la minoranza interna del Pd pugliese, con i consiglieri regionali Amati e Mennea che nei giorni scorsi hanno lanciato una loro mozione per contarsi e provare la scalata alla segreteria del partito. Un’impresa quasi impossibile che, alla fine, potrebbe determinare il clamoroso addio al Pd e la “migrazione” verso altri lidi, in particolare verso il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Tutto può succedere, come confermano i diretti interessati che non rivelano le prossime mosse. Altre fonti, però, riferiscono che in futuro il progetto potrebbe interessare anche all’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia.
L’obiettivo? Coalizzare un gruppo eterogeneo in Consiglio regionale raccogliendo malpancisti e dissidenti presenti in maggioranza fra Pd, civici e gruppo misto, ma con lo sguardo rivolto anche ai banchi dell’opposizione. Un fronte dichiaratamente anti-Emiliano con l’intento di estromettere il governatore in carica anche dal possibile ruolo di “allenatore” della futura coalizione per le regionali del 2025.
La compagine così formata si compatterebbe attorno alla figura del sindaco barese Antonio Decaro, candidato in pectore alla presidenza, lanciato dallo stesso Emiliano. A Decaro verrebbe offerta una nuova alleanza elettorale di centrosinistra con il Terzo Polo cui il sindaco di Bari è legato dalla presenza di Renzi, ma senza i Cinque Stelle e con un ruolo determinante assegnato alle liste civiche.
Nel frattempo i centristi si rafforzano con il capogruppo dei Popolari con Emiliano, Massimiliano Stellato, che passa con Italia Viva e Francesco La Notte eletto presidente del gruppo. «Ringraziamo Stellato per quanto fatto in passato – evidenzia il gruppo dei Popolari – ma a seguito delle frizioni con atteggiamenti avversi nei confronti delle forze di maggioranza che sono di fatto espressione del circuito civico della Regione Puglia, riteniamo fondamentale considerare conclusa tale esperienza».