Il Pd pugliese s’avvia a celebrare un congresso unitario con un accordo fra le correnti su un unico candidato segretario. Ieri si sono poste le basi per la quadratura del cerchio fra i leader Michele Emiliano e Antonio Decaro e gli altri maggiorenti della mozione Bonaccini.
L’accordo di massima prevede la candidatura unica di Domenico De Santis, 41 anni, dirigente di lungo corso del Pd, attuale vicecapo di gabinetto della Regione. E proprio quest’ultimo lo ha lanciato ufficialmente l’altra sera nel corso di un’assemblea a Bari con 400 tra amministratori, dirigenti di partito e sindacato, oltre a uno zoccolo duro della sinistra popolare.
Si tratta del frutto dell’accordo siglato in precedenza con Decaro, col quale è in corso un riavvicinamento dopo le tensioni seguite all’emendamento al bilancio regionale approvato per allungare il mandato e gli stipendi dei consiglieri in caso di dimissioni anticipate di Emiliano nel 2024.
Il sindaco di Bari ha affidato a Emiliano l’ultima parola sui due nomi in campo, quello dello stesso De Santis, e quello del sindaco di Gallipoli Stefano Minerva.
Ieri mattina Minerva ha avuto un lungo vertice riservato nell’ufficio del governatore per sondare l’ipotesi di candidarsi a segretario superando lo scoglio dell’incompatibilità legata alla doppia poltrona di sindaco e presidente della provincia di Lecce. L’opzione è stata valutata anche ai fini della tenuta dei numeri della maggioranza di centrosinistra. Alla fine, però, Minerva ha fatto un passo indietro ed Emiliano, in cambio, gli ha garantito l’incarico di presidente del Pd dopo l’elezione di De Santis. Un ticket Bari-Lecce, dunque, fra Desantis e Minerva che ieri stesso è stato sottoposto alle altre mozioni in campo: Schlein, Cuperlo e De Micheli.
Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi ad accettare l’intesa raggiunga nella mozione Bonaccini. Un passo avanti decisivo che potrebbe determinare anche la distensione dei rapporti fra Emiliano e Decaro riportando il sereno nel centrosinistra pugliese in vista delle amministrative e nella maggioranza alla regione Puglia. Tuttavia il senatore Francesco Boccia, uno dei capi della mozione Schlein, fino a ieri sera non ha dato l’ok al congresso unitario e a De Santis. In campo resta tecnicamente l’opzione Sergio Blasi, ex segretario Pd, consigliere regionale e sindaco di Melpignano, che i sostenitori di Elly hanno richiamato per scendere in campo. Anche le altre due mozioni dovranno dare risposte celeri sul ticket considerando che domani scade il termine per presentare i candidati.