Pd, il gruppo Schlein chiede spazio ma in Puglia si punta a un “armistizio”

Resa dei conti annunciata nel gruppo del Pd pugliese convocato oggi all’ora di pranzo in va Gentile. Il vertice sarà presieduto dal capogruppo Filippo Caracciolo e dal segretario dem Domenico De Santis. All’ordine del giorno le rivendicazioni dell’area Schlein all’indomani della vittoria del congresso.

I sostenitori di Elly reclamano maggiore visibilità e spazi nella linea politica alla regione Puglia. In particolare la sostituzione del capogruppo ed il via libera ad alcune leggi, ad esempio quella per l’istituzione del difensore civico, a firma della consigliera regionale Lucia Parchitelli, area Shlein, il cui testo è stato affossato durante l’ultima seduta grazie ad un emendamento proposto dalle minoranze ed approvato grazie al voto segreto ed all’appoggio dei franchi tiratori. Ne è nato un dissidio interno alla maggioranza con il Pd che ha scaricato la responsabilità sulle liste civiche e queste ultime che hanno ribaltato le accuse nel campo Dem. Di qui l’invito del governatore Emiliano durante l’ultima riunione del Pd a mettere da parte le divisioni ed a concentrarsi sull’ultimo pezzo di legislatura.

L’incontro di oggi, trapela da ambienti vicini alla segreteria, punterà a ritrovare unità e compattezza nelle scelte accantonando il dualismo fra l’area Shlein, guidata dalla presidente Capone e formata dai consiglieri Campo, Mazzarano, Ciliento e Parchitelli, e la maggioranza dei bonacciniani. Questi ultimi, in particolare, chiederanno la firma di un armistizio considerando l’avvicinarsi delle amministrative e l’esigenza di rilanciare l’attività amministrativa regionale a dir poco paralizzata. Il principio politico chiave della riunione ruota su un concetto: «È stata Elly», dicono i bonacciani, «a predicare il superamento delle correnti nel partito, ora bisogna essere consequenziali ed adeguarsi sui territori». Stop, in pratica, a richieste di strapuntini e ruoli in enti ed agenzie, o, peggio, di dettare l’agenda di governo imponendo questa o quella scelta. Di qui l’esigenza di ritrovare sintonia con le civiche ed i Cinque stelle concentrandosi soprattutto su leggi chiave e provvedimenti importanti.

Il primo sarà affrontato proprio fra poche ore e riguarda la legge contro le liste d’attesa licenziata dalla giunta regionale. Un testo da approvare in aula al più presto impallinando la proposta di legge del consigliere regionale Fabiano Amati di Azione che da mesi sta attaccando il presidente Emiliano e la maggioranza per il silenzio sull’argomento. La legge Amati sarà quindi accantonata in favore di quella a firma dell’assessore alla salute Rocco Palese. Obiettivo coinvolgere Asl, grandi ospedali e Ircss che entro il 31 marzo saranno chiamati a predisporre un piano di abbattimento di visite ed esami e ricoveri inevasi. Previsto il Responsabile Unico per le Liste d’Attesa, e la nascita di un osservatorio per seguire l’andamento del Piano. Nei casi di inadempimento la nomina di un commissario ad acta regionale. Il recupero delle liste d’attesa sarà portato in porto grazie a straordinari e turni al di fuori dell’orario di servizio, compresi i fine settimana, i giorni festivi e anche durante notte.

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