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Ospedali, Taranto e Monopoli al rush finale. Tempi lunghi per Maglie e Nord Barese

Luci e ombre ieri in Commissione regionale Bilancio sull’edilizia ospedaliera in Puglia. Per il nuovo ospedale di Taranto il rup Paolo Moschettini ha riferito che il nosocomio è all’88% di completamento e nel cantiere ci sono 280 operai al lavoro. Di questo passo la fine dei lavori dovrebbe avvenire entro la data prefissata del 30…

Luci e ombre ieri in Commissione regionale Bilancio sull’edilizia ospedaliera in Puglia. Per il nuovo ospedale di Taranto il rup Paolo Moschettini ha riferito che il nosocomio è all’88% di completamento e nel cantiere ci sono 280 operai al lavoro. Di questo passo la fine dei lavori dovrebbe avvenire entro la data prefissata del 30 giugno 2024, mentre un mese più tardi, a luglio, saranno installate le attrezzature. La vera novità è che esiste già un cronoprogramma operativo per l’apertura dei reparti prevista entro novembre 2025, 17 mesi dopo la consegna dell’opera. Nel frattempo sta entrando nella fase esecutiva l’installazione delle apparecchiature con l’aggiudicazione delle tre procedure negoziate e della gara per le lampade scialitiche, mentre due appalti sono in corso di aggiudicazione.

Va avanti spedito anche il cantiere del nuovo ospedale Monopoli-Fasano giunto al 96% di completamento con 300 operai all’opera che potrebbero ultimare i lavori nel giro di un mese, entro metà gennaio. E mentre si cerca un accordo con il centro tecnico consultivo per i giorni di ritardo accumulati dalla ditta appaltatrice rispetto alla consegna iniziale, da Roma giunge la rassicurazione sui fondi necessari a completare l’appalto, circa 80 milioni sbloccati dal Nucleo di valutazione ministeriale per le opere pubbliche.

Battuta d’arresto, invece, per il nuovo ospedale Maglie-Melpignano che continua a registrare intoppi e rallentamenti tanto che ieri è stata rinviata l’audizione di merito dopo che la Asl ha trasmesso il progetto definitivo dell’opera. La sgradita sorpresa è che, nel definitivo, i costi originari sono letteralmente schizzati con seri di problemi di copertura economica. Sul punto l’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, ha chiesto un aggiornamento della seduta a lunedì prossimo per verificare meglio l’incidenza degli aumenti. Tempi lunghi anche per l’ospedale del Nord Barese. Entro fine dicembre sarà sottoscritto il contratto per avviare la progettazione del nosocomio, ma l’aggiudicazione slitterà a ottobre 2024.

Nulla di definito, infine, anche per la localizzazione e la stima degli oneri finanziari necessari all’istituzione del Centro regionale per le malattie neuromuscolari. Il capo del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha spiegato che in relazione alle attività da effettuare all’interno del Policlinico è stato predisposto un incontro con il gruppo di lavoro mercoledì prossimo. In base ai piani sarà lo stesso Policlinico a gestire il Centro Nemo, ma solo nella parte relativa al percorso di presa in carico del paziente con patologie neurodegenerative. Sul tema del Centro Nemo sarà definito il quadro economico degli investimenti necessari al fine di reperire le risorse per avviarlo così come riportato all’interno del provvedimento di Giunta.

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