Ospedali e lavori-lumaca in Puglia, “Azione” si rivolge ad Anac e Corte dei conti: «Possibile danno erariale»

Il gruppo d’opposizione di Azione dichiara guerra a ritardi e intoppi burocratici che da oltre dieci anni bloccano la costruzione dei nuovi ospedali in Puglia. A lanciare la crociata Fabiano Amati, consigliere regionale e coordinatore del partito di Calenda in Puglia che preannuncia la presentazione di due pesanti esposti, uno alla Corte dei Conti e l’altro all’Anac, l’agenzia nazionale anti-corruzione. «La costruzione dei nuovi ospedali – spiega Amati nella conferenza stampa convocata in Consiglio regionale – si muove tra ritardi e qualche magagna. Stiamo preparando un rapporto dettagliato perché governare significa occuparsi in prevalenza di salute. È triste vedere cantieri impantanati mentre i malati muoiono per assenza di strutture in grado di curare le malattie tempo-dipendenti come ictus e infarto».

Al fianco di Amati i consiglieri regionali Sergio Clemente e Ruggiero Mennea, entrambi confluiti in Azione. Il gruppo punta l’indice contro la politica che non controlla l’operato di aziende sanitarie e Rup incaricati di gestire i cantieri dei nuovi nosocomi che registrano lungaggini e varie problematiche fra cui assenza di fondi, rinvii e pasticci burocratici. Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano, per esempio, doveva completarsi entro il 25 aprile 2023, dopo proroghe infinite di mesi e mesi rispetto al termine contrattuale fissato due anni prima, il 6 settembre 2021 con un costo aumentato di circa 17 milioni di euro rispetto agli 80 iniziali. Un surplus giustificato dall’emergenza Covid. Adesso il nuovo termine di consegna è stato spostato al 24 luglio 2023. Una proroga, sostiene il gruppo di Azione, motivata dal potenziamento dell’impianto fotovoltaico, ma in realtà utilizzata per nascondere contrattempi su altre lavorazioni scongiurando così le multe previste per inadempienza in capo alla ditta appaltante. Quest’ultima è agevolata anche dal fatto che non esiste ancora un nuovo cronoprogramma per il cantiere e che in assenza non è possibile far osservare il doppio turno per le maestranze così come previsto dagli ordini di servizio della Asl Bari. Non va meglio per i lavori del nuovo ospedale di Taranto atteso per l’inaugurazione in quattro date diverse: 24 gennaio 2022, 2 maggio 2022, 10 agosto 2022, 18 novembre 2022. E invece, a oggi, non si riuscirà a rispettare nemmeno il 31 luglio 2023. All’appello mancano 105 milioni per arredi e attrezzature con l’opera appaltata per un costo di 125 milioni di euro oggi lievitati a 146 milioni. Anche all’ospedale di Andria mancano i fondi, ben 150 milioni sui 100 stanziati. Al nuovo ospedale Maglie-Melpignano, invece, manca addirittura la progettazione attesa per il prossimo 5 febbraio, data che quasi certamente slitterà. Infine per il nuovo ospedale del Nord Barese non è stato possibile pubblicare la gara per la progettazione poiché la Regione non ha ancora deliberato la disponibilità della quota di cofinanziamento, nonostante da mesi giungano ampie rassicurazioni, però mai rispettate.

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