“Nonostante il Pd”, De Luca: «Operazione verità sul Sud»

Arrivano tutt’e tre insieme: il sindaco di Bari Antonio Decaro, il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano e l’ospite d’onore, Vincenzo De Luca, presidente della Campania. Il palco è quello dell’AncheCinema, il teatro in cui De Luca presenta il suo libro, «Dal titolo che sconcerta», come dice il direttore di telenorba Vincenzo Magistà, “Nonostante il Pd”.

Ed è uno scoppiettante spettacolo, in cui tra i tre si suggella la crociata contro l’Autonomia differenziata, contro un partito «che esprime il peggio della Dc e del PCI» e soprattutto contro il ministro del Pnrr Raffaele Fitto, che De Luca giura: «Lunedì querelerò». Inaspettatamente, il governatore della Campania parla “a bassa voce” di uno dei suoi più frequenti bersagli, la segretaria del Pd Elly Schlein. Ad avergli chiesto di abbassare i toni, almeno ieri sera, è stato Emiliano, su sua stessa ammissione.

«Non ho detto che il partito fosse in imbarazzo, ma di fronte a un titolo (del libro di De Luca, ndr) e una posizione di questo genere molti militanti del partito erano disorientati». Emiliano precisa in riferimento all’assenza in sala di alcuni esponenti del Pd, che il segretario regionale del partito Domenico De Santis stava percorrendo oltre 300 km per partecipare a diversi eventi pubblici e che quindi la sua risposta non era riferita a lui bensì era un discorso rivolto genericamente ai militanti Pd. Nonostante questo, De Luca non esita ad attaccare la classe dirigente Dem. Parla di un partito «che non è riuscito nel suo intento originario di sintetizzare le culture diverse del nostro Paese» e caratterizzato «da una pessima scelta dei dirigenti: più perdi è più avanti».

Tant’è vero che, considerandoli ottimi amministratori, mette in guardia Decaro ed Emiliano: «Non troverete grandi afflati nel Pd». A chi parla questo partito? Si chiede De Luca. «A nessuno», è la sua risposta. «In questi anni si sono spostati 15 milioni di voti: il Pd non ne ha preso uno. Non sa parlare nemmeno il linguaggio delle persone normali». La “sua” soluzione è chiara: ripartire dal «radicamento storico», dal lavoro, dalla povera gente, «dai padri e madri di famiglia che dopo anni di studi vedono il proprio figlio andar via». «Dobbiamo partire da questo mondo che è il nostro mondo – prosegue De Luca – Dobbiamo costruire un programma che deve portare la maggioranza degli italiani a sostenerci». Sull’Autonomia differenziata, De Luca promette «un’operazione verità», contro quelle che, senza indugi, definisce «palle»: quando si dice che le regioni del Sud sono quelle che non spendono. «La Campania è la regione prima per rimborsi nella sanità».

«L’Autonomia significa la morte del Sud – chiosa il governatore -. Per esempio, prevede contratti integrativi regionali nella sanità e nell’istruzione. Se questo dovesse accadere, sarebbe la morte della sanità nel Sud, perché tutti i medici si sposterebbero al Nord». «Il Governo Meloni – conclude – è nemico del Sud». Perché, dunque, querelare Fitto? «Trattiene 20 miliardi dei Fondi di sviluppo e coesione – spiega De Luca – ignorando che in un anno e mezzo il costo delle opere pubbliche aumenta ele 30%». Ma il governatore campano punta il dito soprattutto su un aspetto: «Le uniche regioni che hanno firmato gli accordi di coesione sono quelle del Nord» e questo gli dà il “la” per annunciare che domani si recherà in Procura per denunciare il ministro pugliese. Inevitabilmente, la discussione è caduta anche sulle elezioni amministrative che vedranno Bari recarsi alle urne a giugno. Emiliano è stato chiaro: unità a tutti i costi.

«Mi pare di capire – ha dichiarato il presidente pugliese dopo aver salutato Michele Laforgia (in sala tra il pubblico), e tutti i possibili candidati – che a Bari il centrosinistra vince comunque se è unito. Per questo sbrighiamoci a scegliere il candidato, anche con il sorteggio». «In Puglia siamo a un momento di svolta – ha aggiunto Emiliano – In 20 anni abbiamo costruito il modello Puglia che sembrava fatto di coriandoli. Ora questo deve passare di mano, e deve essere conservato». Auspicio condiviso anche dall’omologo campano. «Non perdete il presidio democratico e civile che avete costruito in Puglia», ha augurato a tutti De Luca. Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro è stato l’ultimo a prendere la parola e a confermare che sull’Autonomia differenziata «Non ci salva nessuno se non ci salviamo da soli».

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