Nomine e programma, la Convenzione per Bari detta le regole al neo sindaco Leccese

La Convenzione per Bari 2024 è tornata a riunirsi e nel corso dell’ultima settimana ha stabilito come organizzare la propria attività politica in vista della composizione del nuovo consiglio comunale e della squadra di governo del capoluogo. Ora si apre la fase delle negoziazioni con il sindaco eletto Vito Leccese, per le quali è stato dato “pieno mandato” all’avvocato Michele Laforgia (sostenuto dalle forze delle Convenzione sin dal primo turno) che, insieme a una piccola e qualificata delegazione definirà le priorità programmatiche e le responsabilità di governo. «La proiezione della Convenzione per Bari in Consiglio Comunale dovrà essere un gruppo consiliare unico, fortemente supportato dai tavoli programmatici che la Convenzione attiverà per animare, monitorare e supportare l’azione amministrativa degli Assessori e degli eletti, quale che sia il ruolo che saranno chiamati a svolgere», si legge in una nota diffusa dal gruppo.

Le richieste

Chiaro il perimetro della discussione sul quale la Convenzione intende rivendicare spazio e dettare le regole della partita, forte del risultato elettorale raggiunto alle urne: la sinistra, rappresentata dalla Convenzione e dal Movimento Cinque stelle, ha sfiorato il 22%, eleggendo, oltre il candidato Sindaco Michele Laforgia, cinque consiglieri comunali e 10 consiglieri municipali. Da qui le “richieste” per Vito Leccese. Dal rispetto del Patto per la legalità fortemente voluto dal Movimento 5 stelle e posto come condizione per sostenere Leccese al ballottaggio su una nuova e diversa «pesatura del rischio corruzione di tutte le strutture dirigenziali e di una effettiva e completa rotazione dei dirigenti e di tutti i ruoli apicali della macchina amministrativa», alle responsabilità di governo che «vanno condivise non solo per qualificare l’attività della Giunta ma anche il funzionamento delle assise, consiliare e municipali, e delle rispettive commissioni, e la conduzione delle aziende e negli Enti partecipati».

Le deleghe assessorili

Per la Convenzione per Bari, l’assetto delle deleghe assessorili «dovrà corrispondere alle priorità programmatiche condivise e assicurare la forza e l’autonomia degli Assessori, che non può prescindere dalla piena responsabilità sulla programmazione strategica e l’utilizzo dei fondi strutturali (UE, FSC, PNRR)». Così come le priorità programmatiche su cui assumere impegni certi per la città dovranno «riaffermare la centralità dei seguenti temi: Città policentrica e decentramento, Igiene urbana e decoro degli spazi urbani, Sicurezza sociale, sicurezza urbana e legalità, Territorio e clima, Contrasto alle Povertà e diseguaglianze, Emergenza abitativa, Pianificazione partecipata e PUG, Finanza locali e contrasto alle ingiustizie fiscali». La Convenzione per Bari, nata a settembre 2023 ha quindi ribadito la necessità di consolidarsi «come spazio politico aperto che si assuma il compito di rappresentare la sinistra nella maggioranza politica di governo. E come spazio politico in cui i partiti, le organizzazioni civiche, gli stessi candidati possano sentirsi pienamente rappresentati».

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