Antonio Decaro sembra non abbia gradito l’esclusione dagli incarichi di vertice del Parlamento europeo. Infatti, non sarà né uno dei 14 vicepresidenti di Roberta Metzola, né alla testa del gruppo dei Socialisti e democratici.
Questo perché le manovre politiche per gli incarichi all’Eurocamera sono stati tutti gestiti dal Nazareno con la supervisione della segretaria Elly Schlein, la quale dopo il successo alle elezioni europee, che le hanno dato nuovo slancio, teme che qualcuno possa ambire a sostituirla.
Le correnti
Vecchie e nuove correnti con i rispettivi capi sono tornate ad agitarsi nel Pd, compreso un importante spiffero che giunge dal sud e che vedrebbe proprio Decaro guidare un riassetto con ambizioni nazionali.
Insieme all’attivismo dell’ex sindaco di Bari pare che anche l’altro esponente di primo piano di estrazione pugliese nel Pd nazionale, Francesco Boccia, abbia attivato i radar per capire i vortici delle turbolenze interne. Un colloquio fitto tra il capogruppo al Senato e il leader di Area dem Dario Franceschini, a margine del convegno su donne e autonomia di martedì scorso a Palazzo Madama, sembra abbia avuto per tema una convergenza tra i due, dopo che il lucano Roberto Speranza, insieme a ex renziani, ex lettiani, ma anche antiche ombre dei ceppi originari di Ds e Margherita, siano in rotta di collisione verso quel correntone che l’ex ministro della cultura vorrebbe comporre, come fosse un Pd stile dark web.
Anche se non pare, però, che l’esponente biscegliese sia incline a far parte di una cordata non proprio in linea con la segretaria, di cui fino a ora è uno dei più ascoltati consiglieri. Eppur si muove si potrebbe dire di un partito che tornato competitivo riprende a essere irrequieto.
Via alla decima legislatura a Strasburgo
Domani, intanto, inizia ufficialmente la decima legislatura del Parlamento europeo. A Strasburgo i neoeletti dovranno inizialmente evadere i compiti istituzionali, a partire dall’elezione del presidente, dell’ufficio di presidenza e di tutte le cariche apicali dell’Aula, ma soprattutto dovranno votare la fiducia alla prossima guida della commissione europea due giorni dopo, giovedì 18 luglio.
Le nomine
Nella cosiddetta sessione plenaria che si svolge di norma una volta al mese nella sede della città dell’Alsazia francese, si deciderà il destino dell’unica candidata a proposta dal Consiglio europeo: la tedesca Ursula Von der Leyen, presidente uscente della Commissione.
Oltre che per Decaro, anche per gli altri parlamentari europei pugliesi per ora non ci sono incarichi sia per quanto riguarda i quattordici vice presidenti che i cinque questori. Anche nelle cariche ai vertici dei gruppi non appaiono nomi eletti in Puglia. L’unica che potrebbe ottenere la riconferma come vicepresidente è la campana Pina Picierno del Pd che da sempre raccoglie numerosi consensi anche in Puglia.
Novità invece per i due eletti del Movimento 5Stelle, Mario Furore e Valentina Palmisano: questa volta non saranno tra i non iscritti, ma faranno parte del gruppo della sinistra.
Infine, i tre eurodeputati di Ecr eletti in Fratelli d’Italia; Francesco Ventola, Chiara Gemma e Michele Picaro. Anche per loro, al primo giro non si registrano incarichi, forse per alcuni di essi ci sarà posto negli uffici di presidenza delle commissioni parlamentari, ma se ne parlerà a settembre.