Migranti, Emiliano: «I Cpr sono vere e proprie strutture detentive. Gestione disastrosa del governo»

«Se il governo mi chiede di fare il Cpr perché ha sbagliato le previsioni di arrivo del flusso» di migranti «io dovrò farlo» perché «al governo si obbedisce comunque anche quando sbaglia, anche quando pasticcia, anche quando non ha capito il fenomeno con il quale ha a che fare».

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite della trasmissione “Diario del giorno” in onda su Retequattro. Il governatore pugliese ha sottolineato che non è corretto «pensare che il flusso migratorio sia stimolato dagli scafisti». «Il flusso esiste ma se il viaggio è vietato, se viaggiare legalmente è vietato, gli scafisti, come fanno con la droga e con le armi, davanti a un proibizionismo forniscono il viaggio», ha aggiunto.

«Adesso – ha detto ancora Emiliano – bisogna risolvere una catastrofe che il governo ha provocato in questi mesi e quindi le Regioni devono dare una mano, questo è il mio punto di vista».

Per Emiliano, tuttavia, «bisogna programmare il flusso di immigrati, evitare di essere colti di sorpresa come accaduto a questo governo nonostante avesse dichiarato lo stato di emergenza diversi mesi fa. È strano che siano nei guai e non sappiano che pesci prendere nonostante la dichiarazione di stato di emergenza. Evidentemente avranno un po’ pasticciato e non sapranno come uscirne», ha aggiunto.

La «soluzione dei Cpr non è risolutiva e questo immagino faccia innervosire moltissimo tutti i sindaci, tutti i presidenti di Regione di qualunque schieramento, perché qui non è una questione partitica, è solo il disastro del governo che si scarica su altri livelli di governo mentre la premier è a New York a parlare dei massimi sistemi. Evidentemente c’è una sconnessione», ha ribadito il presidente della Regione Puglia prima di sottolineare che i Cpr «sono vere e proprie strutture detentive, non sono alberghi. Sono strutture in cui si è costretti a rimanere senza aver commesso un reato, ovviamente in deroga alle regole costituzionali. È una roba pesantissima – ha concluso – e che questa cosa debba esserci in tutte le regioni e che debba diventare il sistema per gestire questa emergenza io ci penserei bene. Noi in Puglia ne abbiamo due e bisogna evitare che la gestione di questi luoghi diventi drammatica, perché togliere la libertà a persone che non hanno commesso nulla rischi rivolte».

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