«Come Regione Puglia ci siamo confrontati con altre regioni italiane ed europee sulla strategia di sviluppo sostenibile. Si tratta degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, estremamente importanti per la sopravvivenza dell’umanità in futuro». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo in qualità di speaker al political workshop Sustainable development strategies – Drivers for coherence and competitiveness of regional policies, in chiusura della Settimana europea delle Regioni a Bruxelles.
Il governatore pugliese ha sottolineato che «abbiamo un problema che è il più grave di tutti: non riusciamo più a colmare il buco demografico. Perdiamo abitanti, nascono meno bambini e purtroppo la gente prima o poi muore. La nostra popolazione, che sia europea, pugliese o italiana, è in forte diminuzione. Non troviamo il personale sufficiente per il turismo, per l’industria e per l’agricoltura. I flussi migratori sono irrazionali. In tutto ciò, grande assente è la politica, sostituita dal marketing della politica».
In un simile contesto, ha evidenziato Emiliano, «c’è qualcuno che continuamente dice di voler difendere i confini d’Italia dagli stranieri. La verità – ha affermato – è che noi abbiamo bisogno di rilanciare flussi migratori intelligenti, che portino le persone da tutto il mondo nel nostro Paese per poter collaborare alla costruzione della ricchezza nazionale. Senza flussi migratori non potremmo rimediare al buco di natalità che abbiamo già determinato, solo con le famiglie italiane. Questa è l’economia ed è fatta anche di demografia, cioè di persone», ha concluso.
All’evento svoltosi nel palazzo Jacques Delors, Emiliano era accompagnato dall’assessora all’Ambiente Serena Triggiani e da Paolo Garofoli, direttore del dipartimento Ambiente, che ha illustrato le linee di indirizzo della Regione Puglia nelle strategie di sviluppo sostenibile.