Mezzogiorno, imprese e integrazione. L’impegno di Vernola: «Un dovere rappresentare la generazione Erasmus»

Marcello Vernola, consigliere comunale a Bari negli anni Novanta, presidente della Provincia di Bari, parlamentare europeo dal 2004 al 2009, figlio dell’ex ministro e sindaco del capoluogo pugliese Nicola ci riprova e dopo 15 anni cercherà di tornare in Europa da parlamentare. Per presentare la sua candidatura ieri a Bari in conferenza stampa c’era un ospite d’eccezione: l’ex ministro ed esponente di spicco di Forza Italia Carlo Giovanardi.

«Mi candido perché me lo ha chiesto il segretario nazionale Antonio Tajani – ha spiegato ai cronisti Vernola – Siamo in un momento di crisi internazionale, con un conflitto mondiale dietro l’angolo, è nostro dovere cercare di governare al meglio possibile il processo di allargamento dell’Unione europea».

Dopo 15 anni dall’ultima esperienza, è un’Europa diversa quella che Vernola si appresta a ritrovare in caso di elezione. «La generazione Erasmus è cresciuta e ha fatto grandi passi avanti – ha aggiunto il candidato – I nostri ragazzi sono ormai abituati a girare liberamente da uno Stato all’altro, hanno studiato all’estero e si sentono in tutto e per tutto cittadini europei. Dobbiamo completare questo processo attraverso l’allargamento dell’Unione all’Est del continente, compresa la Georgia. Ne gioverà il mercato del lavoro e non solo». Ma Marcello Vernola è pronto a portare in Europa anche il Sud dove è nato e cresciuto. «Il rapporto con le amministrazioni locali va sicuramente migliorato. Ci deve essere molta più sinergia e collaborazione con le forze economiche e sociali. Il ruolo dei parlamentari europei deve essere proprio quello di informare i cittadini delle scelte che si prendono a Bruxelles e che poi impattano anche sulla loro vita. Uno stimolo a crescere e capire».

Dello stesso avviso anche Carlo Giovanardi, per cui rappresentare il Sud in Europa vuol dire appoggiare il Partito popolare europeo, liberale e di ispirazione cristiana. «I grandi problemi del futuro, dall’ambiente alle migrazioni, devono essere risolti positivamente e nell’interesse della gente e non attraverso proposte o ricette demagogiche che servono solo per prendere voti. Questo succede nel Partito popolare europeo». Sulla candidatura di Marcello Vernola per l’ex ministro «occorre portare in Europa persone competenti e preparate che sanno quello che fanno e che possono incidere effettivamente sulle decisioni da prendere. Solo così l’Italia si potrà ritagliare nuovamente un ruolo di primo piano a livello internazionale».

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