Qualche ora l’election day, la città di Mesagne si può dire che entri nella storia, con un dato perentorio, netto e inconfutabile: i banchi del Consiglio comunale dedicati all’opposizione saranno vuoti per la prima volta. Già, perché nessun candidato dello schieramento opposto a quello del mattatore di questa tornata elettorale, vale a dire Toni Matarrelli, riconfermato sindaco con il 94,57%, è riuscito a ottenere i voti necessari per entrare in assise pubblica. Neppure il candidato del centrodestra, Vincenzo Lotesoriere, fermatosi al 5,43%, con 804 preferenze totali.
L’unica lista che l’ha sostenuto è stata quella di Fratelli d’Italia, sbarrata 659 volte. Addirittura, i due candidati Vizzino e Mingenti hanno ottenuto più voti del partito di Giorgia Meloni. Il sindaco uscente, invece, ha conquistato 14.004 preferenze, su 15.277 votanti (il 60,74% degli aventi diritto). Per ciò che concerne la coalizione allargata di centrosinistra a supporto di Matarrelli, si constata la batosta ricevuta dal Partito democratico, che non arriva neppure al 10%, e dal Movimento 5 Stelle, il quale non supera la soglia del 3%. Alla grande, invece, le liste civiche, in particolare “La mia città” e “Lista civica Vizzino”.
Senza opposizione
Dunque, Toni Matarrelli affronterà il suo secondo mandato senza un’opposizione, ma il primo cittadino specifica sui nostri taccuini che saranno i cittadini a vigilare sull’operato dell’amministrazione. «C’è grande responsabilità da parte mia – dichiara il sindaco – siamo abituati a lavorare con la massima attenzione, senza difficoltà, nell’interesse pubblico. Noi adottiamo un percorso di partecipazione: è un metodo costante, a cui teniamo particolarmente. I nostri cittadini sono i nostri controllori. Ad esempio, prima di stilare il Pug, ci confrontiamo con i cittadini. Stessa cosa per quanto riguarda i Pon povertà: convochiamo prima tutte le associazioni, non solo di Mesagne, ma anche quelle limitrofe. Il mio motto è “mille occhi e mille orecchie sono meglio di due occhi e due orecchie”».
Il programma e la giunta
Sul programma dei primi cento giorni, Matarrelli sostiene che «bisogna tornare a lavorare con il ritmo giusto: cercare di reperire finanziamenti per continuare ad abbellire e migliore ancora di più la città. Poi, l’estate è arrivata e ci saranno tante attività, soprattutto culturali, a partire dalla grande mostra, che fanno la storia di Mesagne». Tempi rapidi per ciò che concerne la composizione della giunta, che subirà qualche variazione rispetto all’attuale: «Saremo velocissimi nel creare la squadra di governo», conclude Matarrelli.