Rimettere intorno al tavolo la coalizione che ha vinto nel 2022 e verificare se ci sono le condizioni per proseguire l’esperienza amministrativa al Comune di Taranto. È questo l’obiettivo che si è posto il sindaco Rinaldo Melucci dopo che Pd, M5s e Verdi non si sono presentati ieri all’incontro a Palazzo di Città per tentare di ricomporre la maggioranza.
A convocarlo era stato lo stesso primo cittadino dopo aver annunciato il proprio dietrofront rispetto alla tanto contestata adesione a Italia Viva. Non è stato sufficiente questo gesto, evidentemente, per far tornare la pace nel centrosinistra. Già nel pomeriggio di mercoledì i dem si erano “sfilati” dall’appuntamento affidando la motivazione alla segretaria provinciale Anna Filippetti.
«Non possiamo accettare l’invito del sindaco a un nuovo confronto, se prima non viene fatta chiarezza», ha affermato la segretaria. Una chiarezza che, a suo dire, sarebbe stata inficiata dalle dichiarazioni rilasciate sul palco di Roma alla assemblea di Italia Viva da Melucci ma anche dalle costanti esternazioni del consigliere Stellato che «evidentemente si sente forte della posizione ormai raggiunta tanto da dettare la linea al Sindaco stesso».
A non andare giù al Pd è stato anche il respingimento della richiesta di rinvio del voto sul bilancio avanzata dai partiti della maggioranza uscita vincitrice dalla elezioni di un anno e mezzo fa. «Per il Partito Democratico», sottolinea Anna Filippetti, «la condizione per riaprire il dialogo è sempre la stessa e cioè che al tavolo non ci sia Italia Viva, peraltro rappresentata in Consiglio comunale da chi era nel 2021 tra i 17 firmatari, responsabili della fine di quella amministrazione.
E visto che, all’invito del Sindaco, ha fatto seguito l’ennesima nota stampa del consigliere Stellato, che vuole farsi garante di un patto di cittadinanza, non riteniamo che ci siano le condizioni per accogliere la convocazione». Una posizione rimarcata ieri sera anche dal segretario regionale dei Dem Domenico De Santis. «La posizione del Pd da Roma a Taranto è stata decisa dalla direzione provinciale del 16 Dicembre», commenta De Santis.
«Il voto unanime della direzione, con soli 4 astenuti, è chiaro. Chiediamo che si ritorni alla coalizione iniziale e ogni iniziativa sarà concordata con le forze politiche nazionali. Si è rotto il rapporto di fiducia con Melucci che è venuto meno agli impegni con i tarantini e con le forze politiche, caricandosi consiglieri comunali eletti all’opposizione».
Il segretario regionale ha rimarcato piena fiducia nella segretaria Filippetti e nel segretario cittadino Tursi. Un muro contro muro che il partito socialista ieri ha provato a superare prendendo parte all’incontro promosso dal sindaco pur in posizione fortemente critica verso l’amministrazione. Il prossimo obiettivo adesso sarà quello di riuscire a riunire il centrosinistra sempre che, da entrambe le parti, ci sia realmente la volontà di proseguire il cammino politico.
Bari, Longo mette in guardia: «Gara ostica, i playoff? Ci lavoro giorno e notte»
Di Paolo Ruscitto24 Novembre 2024