Mattarella scioglie le Camere: «Nessuna prospettiva di nuova maggioranza»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

«Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultimo atto», ha detto il presidente della Repubblica. «La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione, il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza».

«Davanti alle Camere», ha proseguito, ci sono «molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese. A queste esigenze si affianca l’attuazione nei tempi concordati del Pnrr».

Quindi le raccomandazioni: «Il Governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia. Mi auguro che pur nell’intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse dell’Italia».

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