Matera, Bennardi resta a capo dell’amministrazione comunale: respinta la sfiducia

Domenico Bennardi (M5s) resta alla guida dell’amministrazione comunale di Matera. Il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino presentata dall’opposizione prima della pausa estiva.

Lo scenario

Eletta anche Maria Cristina Visaggi (Gruppo Misto) alla presidenza dell’assemblea comunale e i due vice presidenti. Sul finale del mandato del sindaco si apre una nuova fase, ma le incognite restano. E non è escluso il quinto rimpasto. Il dibattito in aula consiliare è durato oltre cinque ore. La mozione di sfiducia al sindaco Bennardi, presentata da sedici consiglieri di opposizione (centrodestra, civici e centrosinistra) è stata respinta: 15 voti a favore e 15 contrari, due assenti e un astenuto (lo stesso sindaco). Per bocciare il sindaco ne servivano 17. Un risultato che per molti è indicativo della situazione politica estremamente fragile. Le incognite restano nonostante l’annuncio dell’apertura della nuova fase con cui è stata inaugurata l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale.

Gli sviluppi

Nel corso della stessa seduta consiliare è stata, infatti, eletta presidente dell’assemblea, con 17 voti a favore, la consigliera Maria Cristina Visaggi (Campo democratico). Eletti anche i due vice presidenti Nicola Stifano e Daniele Fragasso. Durante il dibattito l’opposizione ha denunciato la situazione di «stallo e il fallimento amministrativo del Comune di Matera». Il sindaco peraltro, il cui mandato si concluderà nell’autunno del 2025, ha già cambiato quattro squadre di governo, l’ultima delle quali ai primi di agosto. «Abbiamo provato a dare una mossa all’amministrazione, ma niente», aveva detto alla vigilia del Consiglio di venerdì scorso il segretario cittadino del Pd, Luigi Gravela, evidenziando come i rimpasti del sindaco negli anni di fatto siano serviti a ben poco. Non molto diversa la posizione di Pasquale Doria, consigliere comunale di Matera Civica. A suo avviso, la mozione di sfiducia «smaschera i gattopardi a cinque stelle verso il quinto rimpasto».

«Bisogna guardare – si legge in una nota – soprattutto ai Cinque stelle, non solo per questioni quantitative, per via dei maggiori consiglieri presenti in aula, ma per la ragione che il contorno dei suoi alleati, quello che rimane nei quattro rimpasti, ha avuto un’importanza solo di tenuta numerica. Per gli smemorati, questa maggioranza è da tempo una sfilacciata unione di minoranze».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version