Una grande manifestazione di protesta contro l’autonomia differenziata in una data simbolica: il 17 marzo, giorno 162esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
È l’iniziativa annunciata oggi dai sindaci della rete Recovery Sud. Un invito rivolto a tutti i primi cittadini, ai parlamentari, ai presidenti di Regione e ai consiglieri regionali.
Una “battaglia”, quella contro l’autonomia differenziata, che vedrà i sindaci aderire «a tutte le iniziative contro la riforma che si stanno svolgendo in Italia, a partire dalla manifestazione promossa dalla Cgil sabato a Bari o alle altre iniziative che si stanno organizzando nell’Agrigentino e in altre città del Meridione», scrivono dall’associazione dei sindaci del Sud Italia Assi – Recovery Sud.
«Chiediamo che tutti i referenti delle Anci e delle Leghe delle autonomie locali del Mezzogiorno – scrivono in una nota – si raccordino per far sentire il loro dissenso nei confronti di una riforma che potrà solo peggiorare le diseguaglianze che condannano da decenni il nostro Sud, e riteniamo che sia il superamento di questi divari, e non l’autonomia differenziata, la vera priorità che il governo debba affrontare in questo momento. Rivolgiamo questo appello – proseguono – anche a tutte le associazioni, agli studenti universitari e delle scuole superiori e alle forze politiche che sposano il nostro punto di vista».
I primi cittadini, poi, invita a sostenere la petizione “Fermate il ddl del ministro Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata” lanciata sulla piattaforma change.org dall’associazione giovanile “Facciamoci sentire” di Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento.