Le dimissioni di Gianni Rotice hanno sconvolto il panorama politico di Manfredonia.
La mossa del sindaco ha preso in contropiede i 14 consiglieri comunali che avevano annunciato le proprie dimissioni, mai protocollate.
Quattordici firme che sarebbero ora 12, ma forse 11, senza considerare che alla prima conta mancavano ancora due firme dei consiglieri fuori sede.
Insomma, si torna alla casella di partenza, ma gli equilibri politici stravolti, visto che Rotice si appresta a tornare a palazzo San Domenico, e i suoi “rivali” in Forza Italia a incassare una sonora sconfitta, che potrebbe avere conseguenze vista la esposizione del parlamentare Giandiego Gatta, che in molti indicano come il vero sconfitto nel braccio di ferro con Rotice.
«Chi vuole il bene della città non poteva piegarsi a logiche di partito estranee ai veri interessi dei manfredoniani che chiedono trasparenza, legalità e progettualità al servizio della città», ha detto Rotice a commento dell’evolversi della situazione politica, «dove viene esaltato il cinismo e l’impegno genuino per la città».