È cominciato a Manduria il Forum in Masseria, la tradizionale rassegna politica organizzata da Bruno Vespa nella sua tenuta.
Il primo incontro è stato con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, su transizione energetica e digitale.
Quest’anno, per la sesta edizione, gli ospiti – previsti dieci ministri tra cui i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini – sono accolti in una tensostruttura coperta creata ad hoc anche per ripararsi dal caldo e dal sole, e che c’è tra la masseria e i vigneti.
«Ci siamo lasciati a Saturnia, nella versione autunnale dei Forum prima delle elezioni europee e ora, dopo il voto, non avremmo immaginato una situazione così esplosiva – ha detto Vespa aprendo la rassegna – con l’Italia che è l’unico paese ad avere un governo stabile. Allora bisogna vedere come l’Italia saprà spendere le sue carte».
Tajani: «L’Italia può fare la voce grossa in Europa»
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando delle trattative sulle nomine europee, ha affermato che «noi abbiamo interesse, come italiani, ad avere un portafoglio importante a cui possiamo ambire. Anche perché da noi c’è un governo molto stabile che è in carica e resterà in carica fino a fine legislatura e che è uscito rafforzato dal voto di giugno. Quindi anche noi potremmo fare la voce grossa nella trattativa perché credo che l’Italia ne abbia diritto».
Rispondendo a una domanda relativa al voto a Ursula von der Leyen alla guida della prossima Commissione europea, Tajani ha detto: «Mi auguro che Giorgia Meloni lo faccia, al termine di una trattativa che riguarda lei e riguarda il voto di FdI». E ha ribadito: «Noi la votiamo» e «l’ho detto alla von der Leyen: il nostro voto è sicuro, ma nessuna apertura ai Verdi e nessun accordo politico. Se i Verdi la vogliono votare, bene ma senza compromessi sulla stabilità».