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Manager in Regione Puglia, scatta il totonomi: scaduti i termini per le candidature

Si sono chiusi l’altro giorno i termini per la presentazione delle candidature alle 12 postazioni di capi dipartimento della Regione Puglia. Super manager con stipendi lordi da 120 mila euro che gestiscono la stanza dei bottoni essendo di fatto bracci operativi dei dieci assessorati oltre a due figure apicali aggiuntive: il segretario generale della giunta…

Si sono chiusi l’altro giorno i termini per la presentazione delle candidature alle 12 postazioni di capi dipartimento della Regione Puglia. Super manager con stipendi lordi da 120 mila euro che gestiscono la stanza dei bottoni essendo di fatto bracci operativi dei dieci assessorati oltre a due figure apicali aggiuntive: il segretario generale della giunta ed il capo della comunicazione. Una novantina le domande in più pervenute per un totale di circa 300 profili ora al vaglio della commissione tecnica.

La scadenza

Entro il 19 giugno la giunta regionale è chiamata a nominare i nuovi capi dipartimento stante la scadenza degli uscenti non più prorogabili. Il nodo da sciogliere riguarda la rotazione dei capi dipartimento posta come punto politico dal gruppo di Azione. La riapertura dei termini, infatti, è servita proprio ad indurre i manager in carica a presentare candidature in più dipartimenti e non solo in quello di appartenenza. Ed in effetti così è stato. Tutti, o quasi, hanno presentato le domande in settori diversi rispetto ai quattro del precedente bando. Sia come sia adesso l’ultima parola spetterà al governatore Emiliano con una voce importante espressa dagli assessori a cui saranno affiancati i nuovi capi dipartimento.

I nodi da sciogliere

E proprio l’ingresso dei nuovi assessori potrebbe sparigliare le carte visto che le tre new entry, le assessore a Cultura, Ambiente e Trasporti, Matrangola, Triggiani e Ciliento, potrebbero avanzare pretese e decidere di rimpiazzare gli attuali capi dipartimento.

Le ipotesi

Per la cultura il dottor Aldo Patruno, per i Trasporti l’avvocato Vito Antonacci e per l’ambiente il dottor Paolo Garofoli. Tra le conferme, probabilmente per motivi politici (i Cinque Stelle devono rientrare in maggioranza), ci potrebbe essere quella di Valentina Romano al welfare, di area Cinque Stelle, vicina all’ex assessora Rosa Barone. Ma al suo posto potrebbe restare, a dispetto delle voci contrarie, il dottor Vito Montanaro, capo del dipartimento Salute, messo nel mirino dal gruppo di Azione, ma blindato da una gestione brillante del settore sanitario. Non è certa, invece, la conferma della dottoressa Silvia Pellegrini alla formazione professionale guidata dall’assessore Sebastiano Leo. Mentre si parla di un avvicendamento fra il capo del bilancio, dottor Lino Albanese, e quello del personale, dottor Ciro Imperio. Alla fine, dicono fonti dal palazzo, la nuova squadra sarà formata da un mix di uscenti e new entry, considerando che la nomina sconfinerà nella nuova legislatura nel 2025.

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