Mafia a Bari, il Pd attacca D’Attis. La replica: «Infiltrazioni concrete e incontrovertibili»

«Esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza all’onorevole Mauro D’Attis, vicepresidente della commissione Antimafia, per il vile attacco ricevuto dai parlamentari del Pd». Così i consiglieri regionali pugliesi di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia e Giuseppe Tupputi, in relazione agli attacchi subiti dal deputato forzista pugliese da parte dei colleghi parlamentari del Partito democratico.

Le dichiarazioni dei dem, scrivono in una nota i consiglieri regionali azzurri, «tradiscono una certa difficoltà politica del centrosinistra che vorrebbe frenare un impegno quotidiano in difesa della legalità portato avanti da D’Attis con grande determinazione e coraggio. Siamo con lui», concludono.

I deputati dem pugliesi Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi avevano accusato D’Attis di utilizzare «il suo ruolo per “regolare i conti” con gli avversari» in riferimento a quanto il parlamentare azzurro afferma in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno in cui parla di «due pesi e due misure Ci sono comuni che per molto poco sono stati sciolti ed altri che per molto di più sono sotto giudizio. Uno di questi è il comune di Bari» nei provvedimenti di commissariamento dei Comuni per infiltrazioni criminali.

Nei giorni scorsi lo stesso D’Attis aveva chiesto che fosse aggiornata la normativa sul commissariamento e annunciato che avrebbe presentato in commissione una richiesta per rivedere i casi di scioglimento di alcuni comuni.

«L’onorevole D’Attis ha usato parole condivisibili e di assoluta verità. Le infiltrazioni mafiose in alcune delle principali aziende municipalizzate del Comune di Bari sono fatti concreti e incontrovertibili. Senza voler considerare, o ritenendole un semplice errore di percorso, le visite di esponenti di spicco della sinistra in casa della sorella di un boss. Gli attacchi scomposti dei parlamentari Pd al vicepresidente della Commissione antimafia sono dunque completamente insensati». Sottolinea il capogruppo di Forza Italia in commissione Antimafia, Pietro Pittalis, con i colleghi Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin e Chiara Tenerini.

«Evidentemente – osservano i parlamentari – l’onorevole D’Attis ha toccato un nervo scoperto, un argomento considerato tabù e che nessun successo elettorale potrà mai occultare. Ci sono state relazioni pericolose, legami che hanno consentito assunzioni di persone imposte dalle mafie, episodi sui quali è necessario fare chiarezza. Non osiamo neppure immaginare cosa sarebbe accaduto a parti invertite. Avremmo avuto titoloni sui giornali, sit-in e manifestazioni di piazza, richieste di immediate dimissioni. Invece, per inquietante gusto del paradosso, i parlamentari di sinistra le chiedono per chi ha il coraggio di voler scoperchiare il vaso, in continuità con le sue battaglie all’insegna della legalità e della trasparenza. E arrivano – aggiungono – fino al cattivo gusto di personalizzare senza alcuna vergogna il confronto politico, minimizzando al contrario fatti di inaudita gravità. A Mauro D’Attis va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Non si farà e non ci faremo certo intimidire da chi, anziché affrontare il merito delle questioni, svicola nella normalizzazione di qualcosa che normale non è», concludono.

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