Una cifra certamente irrisoria se confrontata al Bilancio dello Stato Italiano e soprattutto all’enorme debito pubblico che ammonta, ad oggi, a 2.843 miliardi di euro. Tuttavia quei poco meno di 10 mila euro che l’amministrazione comunale di Cassano delle Murge ha deciso di restituire alla fiscalità generale, evitando di aumentare le indennità di carica di sindaco, vice-sindaco e assessori del 30 per cento, sono un gesto ben più che simbolico, che va nella direzione di essere maggiormente responsabili del destino di tutti i cittadini, al di là degli egoismi personali. La cifra che il Comune aveva già incamerato e che nei prossimi giorni riverserà allo Stato è precisamente di 9.583 euro e proviene dalla decisione del sindaco Davide Del Re e della sua Giunta di non procedere all’aumento delle indennità che il Governo Draghi varò lo scorso anno, ritoccando al rialzo gli “stipendi” di sindaci, vice-sindaci, presidenti del Consiglio e assessori su tutto il territorio statale sia dei Comuni che delle Città Metropolitane, dato che gli emolumenti non venivano aggiornati dall’anno 2002. Una facoltà di cui moltissimi amministratori di enti locali hanno subito usufruito, adeguando le somme che mensilmente vengono riconosciute per l’impegno politico in Comuni grandi e piccoli.
La linea dell’amministrazione Del Re, guidata da Civici cui si affiancano rappresentanti del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle, che governa dal giugno 2022 il Comune, è stata diversa nel segno del non voler aumentare l’indennità di Sindaco e Assessori. «Abbiamo volutamente fatto una scelta diversa rispetto a tante altre amministrazioni – ha detto il sindaco Del Re durante il Consiglio Comunale del 2 ottobre scorso, presentando l’argomento in discussione – pur potendo adeguare i nostri stipendi, perché crediamo sia una scelta giusta riversare nella fiscalità generale dello Stato quello che è stato risparmiato: avremmo potuto aumentare le nostre indennità, come tanti altri Comuni ma non l’abbiamo fatto».
Il Consiglio Comunale all’unanimità ha votato a favore della variazione al bilancio di previsione finanziario 2023/2025 con la ratifica della deliberazione di Giunta Comunale dello scorso 24 agosto che aveva previsto, anche in questo caso all’unanimità, la restituzione della somma. Attualmente le indennità degli amministratori cassanesi, che variano secondo lo “status” di lavoratore (se autonomo, dipendenti, libero professionista, ecc.) vanno da un minimo di 1300 ad un massimo di 3 mila euro lordi.