«Sono molto orgoglioso del lavoro svolto con il supporto della mia giunta, dei consiglieri e di tutti i settori dell’amministrazione. Abbiamo raggiunto risultati concreti. Se qualcuno li vuole smentire, deve assumersene la responsabilità, oppure dica cosa avrebbe fatto al mio posto». Apre così la conferenza stampa di fine mandato il sindaco Carlo Salvemini che ha incontrato i giornalisti nella sala Open Space di Palazzo Carafa.
Durante l’incontro il primo cittadino ha presentato il sito www.leccecittaditutti.it dove si può trovare la relazione di fine mandato, certificata dall’organo di revisione e firmata dal sindaco nei giorni scorsi. L’organizzazione dei contenuti del sito è ispirata alle linee programmatiche di mandato approvate dal Consiglio comunale nel 2019.
Dieci aree strategiche che hanno guidato l’attività politico amministrativa dell’ente in questi cinque anni. «La città di tutti era il titolo del nostro programma nel 2019, scelto dagli elettori. A quello ci siamo attenuti, guardando avanti, gettando sempre il cuore oltre gli ostacoli che pure in questi cinque anni non sono mancati. Con questi risultati, che riverberano nel futuro della città i loro effetti positivi – in termini di investimenti, strategie, risorse ottenute – tutti possono confrontarsi. Io ne sono orgoglioso. E sono grato alla mia giunta, al Consiglio comunale, alla struttura amministrativa del Comune, alle persone che hanno lavorato al mio fianco ogni giorno, a tutti coloro che hanno voluto esserci e partecipare. Ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto per Lecce, la città che amiamo e che vogliamo cresca sempre di più in vivibilità, servizi, qualità della vita», ha spiegato il sindaco. Salvemini ha evidenziato le difficoltà che ha dovuto affrontare durante la pandemia, quando è rimasto a lavorare fino a 20 ore al giorno chiuso a Palazzo Carafa. «Essere credibili, in politica, significa promettere solo ciò che si può mantenere e mantenere ciò che si è promesso», ha sottolineato il primo cittadino che lascia in eredità ai leccesi, che lo dovranno giudicare, il frutto del suo lavoro.
«Se tornassi indietro qualche provvedimento lo correggerei, ma col senno di poi è tutto molto semplice. Nulla, però, che sia tale da determinare in me un senso di sofferenza o di delusione eclatante. Il governo è una partita doppia, ci sono le voci positive e negative. L’importante è che il risultato finale sia positivo. E io credo che lo sia», ha affermato sicuro Salvemini che ha spazzato via le voci su presunti contrasti con alcuni componenti della sua giunta che non si ricandidano come gli assessori Marco Nuzzaci e Angela Valli.
«C’è una narrazione dei miei avversari che distinguerei da una vera ricostruzione della verità. È stato già precisato che alcuni assessori hanno vissuto questa esperienza come un percorso della propria vita. Chi vive la politica come servizio e non come professione è normale che torni a fare il suo lavoro. Ma ho con loro un rapporto di sintonia piena e di stima sincera e sono impegnatissimi al mio fianco in questa campagna elettorale. È fisiologico che, in un quinquennio, qualcuno possa dichiararsi deluso e si ponga come avversario di un’amministrazione della quale ha votato il 99 per cento dei provvedimenti», sottolinea Salvemini togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Il riferimento, non tanto velato, sembra indirizzato al presidente del Consiglio comunale Carlo Mignone, ormai schierato al fianco di Adriana Poli Bortone.