Lecce, in dirittura d’arrivo l’ordinanza anti-movida: stop alla musica a mezzanotte. È polemica

Il sindaco Carlo Salvemini, a breve, dovrebbe firmare l’ordinanza per spegnere la musica della movida a mezzanotte. Tanto trapela dall’incontro tra il primo cittadino con le associazioni di categoria e tanto basta per mandare su tutte le furie l’opposizione che va subito all’attacco.

«Nell’arco di poco più di un mese il governo cittadino si rimangia incredibilmente quanto espressamente dichiarato dall’assessore al ramo in commissione e annuncia la predisposizione di una nuova ordinanza contro musica e movida», accusa il consigliere Gianpaolo Scorrano, presidente dell’undicesima commissione Controllo.

«Eppure, più e più volte, avevo chiesto chiarezza e garanzie in tal senso in seguito alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Foresio nel corso della commissione Attività produttive, senza tuttavia riceverle. Non poteva essere altrimenti, alla luce di quanto si apprende oggi, in perfetto stile Salvemini, dalla carta stampata», va giù duro Scorrano.

«Nessuna condivisione con i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, nessuna partecipazione con i commercianti e gli artisti, solo l’ennesima imposizione-ordinanza che, qualora fosse realmente adottata, sarebbe degna del peggior regime di sinistra oltre a pregiudicare il lavoro non solo di tante attività commerciali ma, soprattutto, di numerosissimi artisti, cantanti e dj che, a fatica, cercano ancora di rialzarsi dal periodo di pandemia», spiega il consigliere.

«Noncuranza, superficialità e totale assenza di rispetto verso chi aspetta l’estate per poter lavorare e si ritrova, invece, divieti ingiustificati e con il centro storico pieno di cantieri, ridotto ad una latrina e con molti dehors ancora in fase autorizzativa. Anziché spegnere la musica a mezzanotte si provveda, invece, a far rispettare le norme esistenti e si effettuino i controlli previsti per impatto acustico e schiamazzi. Un’ora in più di buona musica non ha mai fatto male a nessuno, tutt’altro», sostiene Scorrano.

«Si prenda esempio, magari, dal neoeletto sindaco di Brindisi che, tra i primi atti della sua amministrazione, ha concesso a tutti gli operatori di poter diffondere musica fino all’una di notte nei locali del centro e fino alle due nelle marine. Basta divieti, ordinanze e imposizioni da parte di chi, evidentemente, non conosce il lavoro altrui ed ha a cuore solo il dolce riposo», conclude Scorrano. Se l’ordinanza dovesse essere confermata, sicuramente farà molto discutere in città. In ogni caso, i locali dovrebbero rimanere aperti fino alle 3.

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