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Lecce, il rendiconto 2022 approvato dal Consiglio comunale con 11 milioni in meno di disavanzo

Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2022. Rispetto alle previsioni il disavanzo diminuisce più velocemente attestandosi intorno ai 56 milioni di euro. Circa 11 milioni in meno dei 68 previsti. Cosa significa questo? «Significa che prevediamo di chiudere il piano di rientro nel 2038 anziché nel 2044 - annuncia il sindaco Carlo Salvemini -…

Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto 2022. Rispetto alle previsioni il disavanzo diminuisce più velocemente attestandosi intorno ai 56 milioni di euro. Circa 11 milioni in meno dei 68 previsti. Cosa significa questo?

«Significa che prevediamo di chiudere il piano di rientro nel 2038 anziché nel 2044 – annuncia il sindaco Carlo Salvemini – Significa che i piani di rientro che insieme, come comunità, stiamo affrontando per portare il Comune al recupero dell’equilibrio economico potranno accorciarsi di qualche anno. Continuando a lavorare in questo modo, la città tornerà prima del previsto a poter utilizzare risorse economiche che oggi sono bloccate. Risorse necessarie per migliorare i servizi pubblici, che sono diritti di cittadinanza, e per migliorare i servizi di manutenzione dello spazio pubblico. Risorse fondamentali per investire direttamente in opere pubbliche, senza necessariamente far ricorso a finanziamenti esterni. Risorse indispensabili per diminuire progressivamente il carico fiscale. È un lavoro silenzioso, che guarda al futuro e che consentirà al Comune nei prossimi anni di poter tornare a correre, come tutti auspichiamo, e di poter lasciare indietro anche i ritardi e le difficoltà che oggi necessariamente scontiamo», spiega il primo cittadino che durante l’assise comunale ha illustrato la delibera composta da 25 allegati e corredata del parere del collegio dei revisori dei conti.

Il Comune dovrà garantire nel bilancio il rientro dai disavanzi. In concreto, significa che è chiamato ad accantonare ogni anno una quota destinata al ripiano del disavanzo che deriva dal riaccertamento straordinario dei residui attivi, al ripiano scaturito dalla ricostituzione del fondo anticipazione di liquidità e al ripiano previsto con la predisposizione della manovra di riequilibrio pluriennale. Questi sono i tre addendi del totale rientro dai disavanzi. Il rendiconto 2020 è stato chiuso con un ripiano annuale complessivo di circa 83 milioni di euro. Il disavanzo al 31 dicembre 2021, secondo lo schema di rientro progressivo, è stato di oltre 72 milioni di euro. Quindi, partendo da quest’ultimo dato, ci si aspettava per effetto dell’applicazione delle quote un disavanzo superiore a 68 milioni di euro. E invece, il consuntivo 2022 si è chiuso con un disavanzo che si aggira sui 56 milioni di euro, registrando così un margine migliorativo fra il disavanzo atteso e quello effettivamente iscritto al bilancio di oltre 11 milioni di euro.

«È un risultato importante che conferma la virtuosità del percorso intrapreso dall’amministrazione comunale che confidiamo venga riconosciuto tale anche dalla sezione regionale della Corte dei conti. Per effetto delle normative vigenti, questi margini migliorativi si applicano alla riduzione della durata del periodo di rientro dal disavanzo, nello specifico, del piano di rientro più lungo, quello per la ricostituzione del Fal, che si dovrebbe chiudere nel 2044 ma che potremmo credibilmente collocare al 2038», ribadisce Salvemini. «Se, invece, come ci auguriamo anche i prossimi disavanzi potessero garantirci simili risultati migliorativi, quella data limite potrebbe essere ulteriormente anticipata, consentendo all’Amministrazione di uscire dal periodo di controllo della manovra di riequilibrio prima di quanto avessimo previsto», conclude Salvemini.

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