Manca ormai poco all’ufficializzazione della nuova giunta di Palazzo Carafa. La sindaca Adriana Poli Bortone, nelle ultime ore, ha accelerato incontrando i rappresentanti delle varie forze della coalizione. Secondo i bene informati sarebbero solo due i nodi da sciogliere e riguarderebbero la nomina del vicesindaco e del presidente del Consiglio comunale. Un lavoro oscuro e sotterraneo di mediazione si è svolto nei palazzi della politica leccese per far partire bene il nuovo governo cittadino, allontanando possibili malumori.
Le ipotesi
A Fratelli d’Italia andrebbero due assessori: Roberto Giordano Anguilla a cui sarebbe assegnata la delega ai Lavori pubblici e Maria Luisa Greco. Luciano Battista dovrebbe rappresentare in giunta Forza Italia. Il rieletto consigliere si occuperebbe della polizia locale. Per Io Sud, movimento fondato dalla sindaca, tutti si aspettano Gianpaolo Scorrano con delega all’Urbanistica. Il Movimento Regione Salento, molto probabilmente, sarà rappresentato dal coordinatore cittadino Giancarlo Capoccia. L’annunciato assessorato alla Cura, promesso da Adriana Poli Bortone in campagna elettorale, dovrebbe essere assegnato ad Andrea Guido. L’azione di risanamento dei conti pubblici, a quanto pare, sarà portata avanti da Bernardo Monticelli Cuggiò di Prima Lecce. La Lega sembra puntare su Severo Martini ma circolano con insistenza anche i nomi di Simona Manca e di Francesca Lubelli. Per la lista di Giorgio Pala dovrebbe spuntarla Tiziana Pastore.
Vice e presidente
Venendo ai nodi da sciogliere, c’è la carica di vicesindaco. Secondo i bene informati è in pole position Ugo Lisi, in quota Lega, che così sarebbe ricompensato per aver fatto il passo di lato che ha spianato la strada a Poli Bortone. Ma alla carica ambisce anche Fratelli d’Italia, partito più votato della coalizione, e resta in corsa anche Andrea Guido come consigliere più suffragato. Il secondo nodo riguarda la carica di presidente della massima assise cittadina. In questi giorni molti hanno fatto il nome di Massimo Fragola di Io Sud ma non è tramontata l’ipotesi di un leghista che potrebbe essere Severo Martini. Incastri ed equilibri delicatissimi da rispettare. E anche per la carica di presidente del Consiglio si rievoca un passo di lato, quello fatto da Paolo Pagliaro, che ha chiesto per il suo movimento l’ambito incarico. Se dovesse spuntarla il consigliere regionale, nei prossimi cinque anni la massima assise cittadina di Palazzo Carafa dovrebbe essere presieduta dal consigliere Gianmaria Greco.