È sempre più rovente il clima in città. Carlo Salvemini e Adriana Poli Bortone si lanciano accuse reciproche quando ormai mancano solo pochi giorni alla sfida decisiva del ballottaggio. Animi surriscaldati anche negli schieramenti che sostengono i due candidati alla poltrona più alta di Palazzo Carafa. Al centro dello scontro la questione morale.
L’affondo della senatrice
Adriana Poli Bortone parla di «filiera dell’immoralità» e di un dossier ricco di determine con cui, a suo dire, dal 2018 ad oggi sono stati dati incarichi e affidamenti diretti. La senatrice punta il dito su un incarico da 110mila euro dato a un tecnico per controllare gli alberi in città e fa riferimento a un altro consulente candidato con una lista civica. Poi sottolinea di essere stata assolta perché il fatto non sussiste nelle inchieste riguardanti via Brenta e i boc. Sulla sentenza riguardante il processo per l’affitto dei locali di via Brenta è intervenuta anche l’avvocata Francesca Conte. «Mettere in discussione questa sentenza continuando, in modo strumentale, a fuorviare l’opinione pubblica facendo intendere che quella assoluzione non è, poi, una vera assoluzione, vuol dire incorrere, secondo il nostro codice penale, nei reati di calunnia».
Il contrattacco del sindaco
E sul tema dell’onestà Carlo Salvemini dice: «È da tanto che sento parlare di un dossier su presunte malefatte che io avrei commesso, ma non ho mai visto niente. Sono pronto ad accompagnare in procura Adriana Poli Bortone affinché consegni questo dossier. Se si parla di onestà sono pronto ad affrontare qualsiasi esame del Dna politico. Se volete sfidarmi su questo terreno, sfidatemi. La politica è una cosa straordinaria quando si incarica di cambiare la vita delle persone e non i destini personali di un candidato. Raccontiamo la nostra idea di città unita, libera e onesta al maggior numero di persone possibile».
Siculella e Ciucci
Questa mattina, Alberto Siculella svelerà le sue intenzioni in vista del ballottaggio. Cosa che ha già fatto Agostino Ciucci esprimendo il suo sostegno personale alla senatrice. Nessun apparentamento ufficiale, ma solo un’indicazione personale del dottore, ci tengono a sottolineare dalla lista “Diritti e Civiltà per Lecce”, che invece lasciano libertà di scelta pur essendo contrari al sostegno a Salvemini «che non ha saputo essere il rappresentante di tutti i cittadini e non ha garantito i diritti costituzionali».
