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Le politiche vincenti della Puglia nello studio di Ambrosetti. Emiliano: «Il Governo non le fermi e sblocchi gli Fsc» – VIDEO

La Puglia, con il suo patrimonio storico, la sua cultura, le risorse naturali e l'innovazione, ha un enorme potenziale per diventare una Regione sempre più attraente per investitori, italiani e stranieri. È quanto emerso durante la tavola rotonda plenaria intitolata "Politiche vincenti per l'attrattività della Puglia" organizzata dalla Regione Puglia e The European House -…

La Puglia, con il suo patrimonio storico, la sua cultura, le risorse naturali e l’innovazione, ha un enorme potenziale per diventare una Regione sempre più attraente per investitori, italiani e stranieri. È quanto emerso durante la tavola rotonda plenaria intitolata “Politiche vincenti per l’attrattività della Puglia” organizzata dalla Regione Puglia e The European House – Ambrosetti.

Nel corso dell’incontro è stata delineata una fotografia dello sviluppo socio-economico della Puglia, evidenziandone punti di forza e fragilità, in modo da definire la direzione da prendere per la crescita della Regione, come leva di sviluppo non solo del territorio pugliese ma dell’intero Paese.

In particolare, è emerso come la Regione sia caratterizzata oggi da alcuni elementi di attenzione: ad esempio la Puglia è terzultima in Italia per Pil pro capite (18.209 euro), con un valore del 43% inferiore rispetto alla media, nonostante registri una crescita del 7,1% nell’ultimo anno. L’occupazione è un altro punto di attenzione: la Regione si posiziona quartultima in Italia (anche se è al 4° posto per crescita annuale) e, in termini Neet, un giovane su quattro (il 26%) è ancora escluso da percorsi di istruzione, formazione e lavoro (mostrando comunque la 7° variazione più significativa sull’anno).

Al tempo stesso esistono delle potenzialità e punti di forza rilevanti su cui fare leva per un rilancio della Regione: la Puglia è la seconda Regione del Sud per contributo al valore aggiunto nazionale dell’industria (il 3,4%) e al terzo posto in Italia (e secondo posto al Sud) per tasso di natalità delle imprese dopo Lazio e Campania. La Regione è, inoltre, quarta in Italia per incidenza di giovani sulla popolazione, una risorsa molto presente in generale nel Sud Italia, e sesta per tasso di natalità (il 6,7% ogni 1.000 abitanti), segnalando un importante capitale umano su cui fare leva per generare competenze e risorse.

«La Regione Puglia ha chiesto al Gruppo Ambrosetti di fare una fotografia indipendente e oggettiva dello stato dell’economia pugliese», ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’iniziativa. «La fotografia è molto incoraggiante per moltissimi settori e conferma la necessità delle politiche di coesione e degli investimenti effettuati con Fondi europei e con il Fondo di Sviluppo e Coesione. Questi investimenti hanno dato grandissimi risultati negli ultimi vent’anni, al punto che la Puglia è la prima regione italiana e una delle prime in Europa per il loro utilizzo. Anche grazie a questi investimenti, il trend di crescita del PIL della nostra regione è tra i più alti in Italia».

Emiliano ha ribadito che «il blocco del Fondo di Sviluppo e Coesione operato dal governo nazionale sta determinando il fermo delle politiche che, proprio oggi, il Forum Ambrosetti ha definito vincenti e che hanno consentito alla Puglia di vivere questi ultimi meravigliosi vent’anni. Speriamo che il governo ci ascolti e ci consenta di continuare questo cammino entusiasmante e di portarlo a ulteriori traguardi. Noi non vogliamo essere utili solo a noi stessi, cioè alla Puglia, ma anche all’Italia».

L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, ha sottolineato che «rafforzare il contributo degli investimenti privati alla crescita della Puglia è l’obiettivo dell’attività svolta col Gruppo The European House – Ambrosetti». Si tratta, ha aggiunto, di «uno studio che ci consente di cominciare a ragionare ispirandoci alla metodologia del Gai, Global Attractiveness Index, un benchmark di posizionamento della Puglia rispetto ad altri contesti italiani ed europei nel panorama dei servizi e dell’offerta complessiva di infrastrutture a supporto dell’attrazione degli investimenti. Abbiamo ritenuto indispensabile ragionare in termini di attrattività su indicatori molto puntuali che, da una parte ci restituiscono il nostro posizionamento, dall’altro ci indicano quali sono le aree di miglioramento su cui lavorare sodo per migliorare l’attrattività complessiva. In questo modo potremo lavorare per colmare i gap ma anche puntare, con strategie mirate, sui punti di forza e sulle nuove sfide come l’innovazione, la transizione energetica e la logistica».

Nel corso dell’evento si sono svolti anche alcuni tavoli di lavoro a porte chiuse, finalizzati a sviluppare proposte, idee, progettualità e soluzioni per la crescita della Regione. I risultati di questo lavoro potranno certamente rappresentare il trampolino di rilancio della Regione. L’evento “Politiche vincenti per l’attrattività della Puglia” si preannuncia, infatti, come la prima importante occasione per un confronto strutturato tra istituzioni, esperti e attori chiave del settore economico pugliese, al fine di promuovere sinergie e definire strategie condivise per lo sviluppo sostenibile della Regione, nel prossimo futuro.

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